Con il rientro a scuola, i genitori sanno che si prepara un altro anno di piccole disavventure: il primo litigio in classe, una caduta durante la ricreazione e loro, i temibili pidocchi!

I pidocchi sono piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro della lunghezza di pochi millimetri, sono privi di ali e si attaccano alla radice del capello, solitamente vicino alla nuca o dietro alle orecchie, deponendovi le uova (lendini) che si schiudono dopo circa una settimana. Qui parliamo dei pidocchi del capo, quelli che infestano esclusivamente i capelli, perché sono quelli che colpiscono più facilmente i bambini.

Premettiamo subito un concetto basilare: i pidocchi non hanno a che fare con la scarsa pulizia personale. A volte è proprio un capello molto pulito ad fornire l’ambiente ideale per la deposizione delle uova di pidocchi. Inoltre i pidocchi sono parassiti che vivono solo come ospiti dell’uomo: nessun animale domestico può trasmetterli, non date dunque la colpa al cane o al gatto del vicino!

Inoltre i pidocchi non “saltano” da una testa ad un’altra bensì passano attraverso il contatto diretto, ad esempio con lo scambio di indumenti come cappelli, sciarpe o anche asciugamani e lenzuola. Per questo motivo è importante che se un membro della famiglia ha i pidocchi, tutto il resto della famiglia deve sottoporsi al trattamento.

Come capire se un bambino ha i pidocchi

Il primo segnale di allarme è sicuramente il prurito: il bambino lamenta il prurito alla testa, ha piccole lesioni dovute al fatto che si gratta, soprattutto vicino appunto alla nuca e all’attaccatura delle orecchie.

I genitori devono controllare periodicamente il cuoio capelluto del loro bambino per individuare le lendini, cioè le uova, che ad un primo sguardo si presentano bianche e trasparenti alla luce, simili alla forfora: per distinguerla da questa, è sufficiente scrollare i capelli. Se cadono allora è forfora, se restano attaccati al capello, allora molto probabilmente sono le lendini.

Ok, sono pidocchi! E ora cosa dobbiamo fare?

Dopo aver sentito anche il parere di un medico e aver accertato la presenza dei pidocchi, procedete con l‘uso dei prodotti specifici che vi avrà indicato per eliminare le lendini dai capelli.

Ricordate che tutta la famiglia dovrà iniziare il trattamento in contemporanea al bambino perché eliminare i pidocchi non è facile, occorre circa un mese per avere la certezza di aver eliminato tutte le lendini.

Anche gli indumenti, le lenzuola e gli asciugamani del bambino e del resto della famiglia che possono essere venuti a contatto dei pidocchi devono essere lavati a temperature superiori a 60 gradi oppure a secco. Tenete poi lontani i vestiti dalla famiglia per farli asciugare per qualche giorno: i pidocchi resistono al di fuori del cuoio capelluto circa 2/3 giorni.

Oltre al prodotto insetticida, è necessario rimuovere le lendini dopo il trattamento con un pettine a denti stretti; dopo averlo passato sulla ciocca, pulitelo con un fazzoletto e continuate così con il resto della chioma.

Lavate poi in acqua calda il pettine e asciugatelo con il getto d’aria calda del phon per eliminare le uova.

Ci vorrà molta pazienza e attenzione per eliminare il problema, ma non vi preoccupate: i pidocchi procurano il fastidio del prurito, ma, escludendo casi di reazioni allergiche, non trasmettono malattie, perché non sopravvivono più di 2 o 3 giorni fuori dal corpo umano e i trattamenti di disinfestazione sono efficaci se eseguiti correttamente.