Avete applaudito quando il vostro bimbo ha gattonato per la prima volta?  È una bella sensazione, ma attenzione a brevissimo dovrete corre dietro ad un piccolo fulmine che cammina. Siete pronte per la vera meraviglia degna di tutti i nuovi genitori che assistono ai primi passi?

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Fin dalla nascita i bambini, senza che noi ne siamo consapevoli, iniziano il lungo processo che li porterà ad imparare a camminare. A differenza di alcuni animali come cavalli o scimmie che sanno camminare dalla nascita – grazie alla loro morfologia speciale che permette loro di riconoscere facilmente il loro baricentro – i neonati umani devono attraversare diversi passaggi prima di camminare senza aiuto.

L’età media per i primi passi è circa 14 mesi, tuttavia alcuni bambini iniziano a camminare più velocemente di altri. Non c’è una regola fissa e ogni bambino sviluppa le sue capacità di camminare in maniera diversa: alcuni bambini gattonano mentre altri non lo fanno proprio, quindi non ha senso paragonare il vostro bambino con gli altri. Anche se il vostro piccolo non cammina ancora a 16 mesi non c’è da preoccuparsi, se a 20 mesi ancora non accenna i primi passi allora è bene parlare con il proprio pediatra.

Per arrivare a camminare in posizione eretta senza aiuto il bambino perfeziona diverse tecniche. Senza che voi vene accorgiate, infatti sviluppa delle capacità propedeutiche a mantenersi in piedi già da piccolissimo. Vediamo quali:
A 3-4 mesi, i bambini alzano la testa e sono in grado di stare nella posizione della Sfinge: proni, fanno forza sulle braccia e alzano la testa.

Intorno a 4 mesi, i bambini sono in grado di sostenersi sulle loro gambe quando qualcuno li tiene, ovviamente.

A 5 mesi, sono in grado di girarsi da pancia in giù a pancia in su e viceversa.

A circa 6 mesi, stanno seduti senza sostegno.

Tra i 7 e 9 mesi, trovano il modo di spostarsi (strisciano o camminano gattonando) per esplorare l’ambiente circostante. Scoprono ogni angolo della casa, cercano di aprire le porte e curiosano qua e là. Questo è l’inizio di una corsa continua per i genitori. Alcuni bambini, però, capiranno come andare a quattro zampe solo dopo aver imparato a camminare.

Tra gli 8 e i 10 mesi, si siedono senza aiuto. Stanno imparando a mantenere l’equilibrio e hanno già hanno già una buona forza nelle braccia e nelle gambe.

A 9 mesi, si aggrappano a mobili e sedie per stare in piedi. Se vanno a quattro zampe, lo fanno già con molta abilità e velocità visto che i loro movimenti sono oramai più coordinati.

A 11 mesi, molti bambini camminano con il supporto e iniziano a scoprire il mondo da una nuova prospettiva.

A circa un anno basta una sola mano per sostenerli nelle loro esplorazioni.

Cosa fare per favorire i primi passi del bambino?

  • Assicurarsi che l’ambiente sia sicuro per i suoi movimenti
  • Girello e simili? Questo è un argomento dibattuto, in generale è meglio di no perché potrebbe portare i  bambini a non assumere la corretta andatura oltre a non permetter al bambino di imparare a stare in equilibrio da solo. Tuttavia nei casi in cui il bambino sia un po’ pigro o grassottello, potrebbe aiutarlo e stimolarlo al movimento. È possibile anche utilizzare attrezzi, tipo Jolly Jumper, che permettono di rinforzare saltellando i muscoli delle gambe.
  •  Quando il bambino può stare in piedi (anche con il supporto), giocate con lui facendo cadere i suoi giocattoli a terra per stimolarlo ad abbassarsi e alzarsi così migliorerà l’equilibrio e rinforzerà i muscoli delle anche.
  • Create un percorso ad ostacoli con alcuni oggetti e fate in modo che il bambino debba attraversarli.
  • Distanziate mobili e sedie che il piccolo utilizza come sostegno e lo incoraggerete implicitamente a fare un passo in più per raggiungerli.

E dopo aver imparato a camminare?

Adesso il vostro bambino cammina. Per evitare problemi e per stimolare il suo riposo potete massaggiare piedini, muscoli e articolazioni dei vostri bimbi. Dopo il bagno o semplicemente prima di mettere le pantofole o le scarpe, prendere il tempo per massaggiare i talloni, le caviglie, l’arco plantare e le ditina dei piedi con brevi pressioni e rotazioni. Dedicate al vostro piccolo un momento di tenerezza lenirete eventuali affaticamenti e aiuterete la sua attività fisica.