Dal famoso risultato del test di gravidanza, ogni donna – chi più e chi meno, a seconda del proprio carattere – entra in un unico stato: ansia.

“Paura[pa-ù-ra] s.f.

1 Sensazione di forte preoccupazione, di insicurezza, di angoscia, che si avverte in presenza o al pensiero di pericoli reali o immaginari; SIN: spavento: prendersi una bella, una gran p. || da far p., tanto da impressionare: sei così pallido da far p.

2 estens. Condizione abituale di timore, preoccupazione nei confronti di qlcu. o di qlco.: avere p. della morte, degli esami; dubbio, presentimento riguardo a qlco.: ho p. che stia per piovere”

Care mamme, il dizionario parla chiaro!

Le nostre paure cominciano con la gravidanza e, temo, durano per tutta la vita. In fondo, le nostre mamme non provano ancora paura per noi? Sicuramente negli anni le paure delle mamme si trasformano e virano da paure legate alla salute, al corretto sviluppo fisico prima e psico-fisico poi, a paure legate alle nostre condizioni psicologiche, sentimentali, lavorative.

Insomma, abituatevi a convivere con le vostre paure!

Si tratta di accettare che il nostro cuore batte per due, per noi e per il nostro bimbo, e come tale soffre e sta in ansia anche per due. O per tre o per quattro…

Un infinito amore, quello che ci lega ai nostri figli, è indubbiamente legato a doppia mandata a un’infinita paura, soprattutto se siete alla prima esperienza: abbiamo paura che il feto non si sviluppi bene, non vediamo l’ora che arrivi l’ecografia per vederlo e sapere che sta bene, per sapere se e quanto è cresciuto.

Poi nasce e in realtà le nostre paure si moltiplicano all’infinito!

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Anzitutto la grande paura di non essere all’altezza del nostro compito. Bene, lasciatevi dare un consiglio: fidatevi di voi stesse, del vostro istinto e intuito di madri, del vostro infinito amore che vi dice cosa fare. Fidatevi di voi stesse e ascoltate un po’ meno tutti i consigli, che tutti – proprio tutti: dal marito al passante – vorranno darvi.

Crescendo le paure, soprattutto legate alla salute, si moltiplicano. Viviamo nell’era digitale in cui l’informazione (ma è sempre giusta, scientifica, corretta?) è a portata di smartphone: un’arma a doppio taglio che può a volte confortare e più volte confondere e alimentare dubbi e paure.

Piuttosto vi consiglio di acquistare qualche buon libro di primo soccorso, di pedagogia/puericultura e di frequentare i corsi di manovre di disostruzione pediatrica. Fonti certe, ugualmente a portata di mano!