Come in tutte le cose, è preferibile parlare con il partner della divisione dei compiti notturni prima di essere stanchissimi e irritabili, perché sappiate che capiterà!

Per rendere i compiti notturni più facili da gestire è necessario condividere le responsabilità, questo aiuterà non solo il rapporto con il bambino ma soprattutto la relazione con il vostro partner.

La quotidianità con un bebè 20 ore al giorno è un’impresa, ma c’è una luce alla fine del tunnel: di solito arriva verso i 3 mesi d’età del bambino, quando dorme un po’ più a lungo, a volte anche 5 ore alla volta, e all’età di 6 mesi, potrebbe arrivare fino anche a 9 o, se siete fortunate 12 ore.

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Quello che vi consigliamo è creare un piano che possa essere accettabile sia per la mamma che per il papà e che divida il più possibile i compiti. Se il bambino è allattato al seno, il vostro partner potrebbe occuparsi del cambio pannolino, mentre se utilizzate il biberon potreste fare a turni le poppate.

Nel frattempo, mentre aspettate che il bimbo dorma un po’ di più, bisogna essere creativi e flessibili e ritagliarsi il tempo per riposarsi quando è possibile e ricaricare le batterie il più possibile.

Cercate di dormire quando il bambino dorme e se ricevete amici e parenti non importa essere la perfetta padrona di casa, nessuno se ne accorgerà. Lasciate se ve la sentite la cura del piccolo a loro e prendetevi un attimo per riposare.

Non condividete il letto con il bambino se non per dargli la poppata o per qualche coccola, prima di accorrere al primo vagito aspettate anche solo un attimo per vedere se si è trattato solo di un falso allarme e se il bambino riprenderà a dormire da solo.

Ricordate sempre di chiedere aiuto al partner e a chi vi sta vicino, questo è un momento importante non solo per la mamma ma anche per il papà che deve da subito entrare a far parte di quella nuova quotidianità che la vostra famiglia sta costruendo insieme.