L‘autunno è arrivato (anche se in realtà siamo in autunno da circa un anno ormai!) e se abbiamo un bebè in casa incominciano le prime preoccupazioni per eventuali raffreddori del piccolo. Ovviamente ci sono alcuni accorgimento per evitare che i raffreddori degenerino in altro e per far sì che il piccolo non sviluppi particolari patologie respiratorie.

Non mi sento di garantirvi l’immunità da tutto, il mio bimbo ha avuto una brutta bronchiolite lo scorso inverno, ma con delle semplici azioni quotidiane terremo il raffreddore più lontano possibile, soprattutto se il bimbo è figlio unico e non frequenta il nido.

Lavaggio nasale

Regola numero 1: tenere il nasino ben pulito.

Questa regola l’ho capita davvero quando il mio bimbo più grande finalmente è riuscito a soffiarsi il naso da solo, eliminando il muco e liberandosi. Da quel momento si sono ridotti drasticamente i raffreddori e i conseguenti aerosol.

I neonati non sono capaci di soffiarsi il naso, ma sono grandi produttori di muco (si dice “mocciosi” no?). E allora è necessario liberarli con dei lavaggi di fisiologica, mettendo il bambino su un fianco, iniettando con una piccola siringa privata dell’ago la soluzione nella narice che si trova verso di voi e aspirando bene tutto. Il muco infatti può scendere velocemente verso gola e bronchi e causare danni ben peggiori di un raffreddore. I miei figli sopportano i lavaggi nasali a fasi alterne, ma bisogna comunque farli.

Per liberare dal muco il nasino dei più piccoli, potete ricorrere in alcuni casi anche all’aspiratore nasale che allevierà subito i fastidi causati dall’ostruzione delle fosse nasali: il muco si estrae mediante una leggera aspirazione, senza alterare la pressione interna delle orecchie del bambino.

Doccia nasale

Un altro metodo per liberare le vie aeree, soprattutto quelle alte è la doccia nasale. È un lavaggio particolare che si ottiene con un accessorio che possiamo collegare alla macchinetta dell’aerosol.

La doccia nasale inserita nella narice, nebulizza la soluzione fisiologica liberando le alte vie aeree.

Io ho scoperto l’esistenza di questo oggetto leggendone online, ma in realtà ero già in possesso di quell’accessorio e mi domandavo a cosa servisse. Una volta appurato che si trattava di un attrezzo utilissimo l’ho provato, ma i miei bimbi non gradiscono molto, preferiscono i lavaggi.

Aerosol

A casa nostra la macchinetta per l’aerosol è un complemento d’arredo del soggiorno, da settembre a giugno (quest’anno da settembre a settembre). Ma prima di sottoporre i piccoli a cure a base di cortisone o altro, un buona strategia è quella di procedere con degli areosol di fisiologica appena abbiamo un minimo sentore di catarro. Col mio bimbo più grande funziona nei momenti i cui i lavaggi da soli non bastano più.

Omeopatia e fermenti lattici

Chi mi legge spesso e mi conosce di persona lo sa, io non sono una grande fan dell’omeopatia. Sono piuttosto scettica ma c’è un ma. Nel momento in cui parliamo di neonati e di prevenzione di raffreddore e influenza, può essere utile tentare anche questa strada. In fin dei conti male non fa e se va bene abbiamo fornito al bebé un piccolo scudo in più.

I fermenti lattici sono il consiglio delle altre mamme quando confidi loro che sei preoccupata per l’arrivo del freddo. Anche in questo caso non stiamo dando loro dei medicinali ma un’ulteriore arma di difesa.

Insomma le strategie possono essere molteplici e combinate fra loro. Il successo non è garantito al 100% e bisogna comunque fare i conti con l’indice di gradimento dei piccoli, ma tentar non nuoce.