Ascolta con Cura: Musica e Altri Stimoli per lo Sviluppo Uditivo del Neonato
Esiste una musica per il neonato? Spesso sentiamo dire che i piccolissimi, riconoscono la voce della mamma già fin dalla nascita e che ci sono dei rumori che sono in grado di calmarli, i cosiddetti rumori bianchi. Ma è davvero così?
Sviluppo Udito: Cosa sentono i bambini nella pancia della mamma?
L’udito è uno dei sensi più cruciali nello sviluppo di un neonato.
Fin dai primi giorni di vita, il piccolo inizia il suo viaggio nel mondo sonoro, passando dall’ambiente protetto del grembo materno alla scoperta dei suoni e dei rumori della vita esterna.
L’esperienza uditiva del neonato inizia infatti ancor prima della nascita: già dal secondo trimestre di gravidanza, il feto può percepire i suoni provenienti sia dal mondo esterno attraverso il liquido amniotico sia, dall’interno, la voce della mamma, il battito del cuore.
Il mondo da sentito da fuori: lo sviluppo dell’udito dopo la nascita
La nascita comporta il lasciare l’ambiente ovattato del grembo della mamma per un mondo ricco di suoni e stimoli: i rumori della casa, della città, le voci dei familiari in senso più allargato come i nonni e gli zii.
Fin da subito il sistema uditivo del neonato subisce continui e rapidi sviluppi: la sua capacità di distinguere tra diversi suoni si affina, e inizia a rispondere in modo differenziato agli stimoli sonori. La voce umana diventa particolarmente significativa, e il neonato può distinguere le tonalità emotive nelle voci familiari.
L’importanza delle stimolazioni uditive ritmiche
In particolar le stimolazioni uditive ritmiche, come il canto e le ninne nanne promuovono lo sviluppo armonico dell’udito e sono addirittura protettive in situazioni di rischio per il piccolo.
Uno studio recente infatti ha evidenziato che i bambini prematuri, ricoverati in terapia intensiva neonatale, hanno maggiori benefici dal contatto con la mamma se è accompagnato da una stimolazione uditiva ritmica: il bambino che ascolta la voce della mamma che canta una ninna nanna è più rilassato e sereno.
La voce di mamma e papà per imparare a parlare
La voce della mamma e del papà è inoltre fondamentale per un’altra competenza fondamentale: lo sviluppo del linguaggio.
Il legame tra udito e linguaggio
Il linguaggio umano infatti rappresenta uno stimolo uditivo speciale tanto che i piccoli, già a due mesi, preferiscono gli stimoli di natura sociale (il parlare dei genitori, due estranei che passano parlando ad alta voce) rispetto a stimoli di natura non sociale come ad esempio una musica diffusa ad alto volume da una radio.
Ma perché i bambini mostrano dalla nascita uno spiccato interesse per gli stimoli linguistici?
Possiamo ipotizzare due motivazioni principali:
- in primo luogo l’udito permette il mantenimento di un certo contatto anche quando la figura di accudimento è distante e questo mantenimento di contatto è funzionale al sistema di attaccamento del piccolo alla mamma e al papà;
- in secondo luogo l’ascolto e il linguaggio poi promuovono lo sviluppo di legami sociali anche al di fuori del piccolo nucleo (mamma/ papà/bimbo) e diventano funzionali ad esempio quando il piccolo dovrà rapportarsi ad esempio con l’educatrice del nido.
Il ruolo degli adulti nello sviluppo del linguaggio
E gli adulti?
Tutte le persone che interagiscono con un neonato, ci avrete fatto caso, usano un linguaggio particolare, diverso dal solito parlare.
Pensate che questo si verifica praticamente in tutte le culture, a tutte le latitudini, ed è chiamato “baby talk”.
L’adulto cioè, forse proprio riconoscendo a livello inconscio l’importanza del linguaggio, usa con i neonati
- un tono di voce più alto
- aumenta le pause tra le parole
- usa frasi più semplici, corte
- versetti, smorfie e pernacchie.
Pensate che questa modalità semplificata di linguaggio è addirittura adottata anche dalle madri sorde che comunicano con i loro piccoli in lingua LIS: tendono ad usare frasi più semplici, tempi più lenti e i movimenti delle mani nella riproduzione dei vocaboli sono esagerati.
L’attività proposta:
Vi proponiamo di ballare insieme al vostro bimbo… cantando!
Vi proponiamo di cantare una canzoncina molto nota, la bella lavanderina, volteggiando col vostro piccolo. Scegliete un luogo spazioso e tranquillo, prendete in braccio il piccolo in modo che sia a suo agio, rivolto verso di voi. E …cantate! Di seguito vi mettiamo le parole della canzoncina qualora non la conosceste.
Ascolta la playlist di Living Suavinex su Spotify!
Perché sia un’esperienza bella e arricchente per il vostro piccolo ricordatevi di accompagnare i vocaboli relativi ai movimenti col movimento: sia vostro che del bambino. Se al bambino piace e lo vedete coinvolto da questa musica per neonato ripetete da capo la canzoncina: gli permetterete di consolidare l’esperienza e di collegare meglio la ritmicità delle parole con i vostri movimenti.
Ecco le parole della canzoncina:
La bella lavanderina
La bella lavanderina
che lava i fazzoletti
per i poveretti
li metta ad asciugar.
Fai un salto,
fanne un altro,
fai la riverenza,
fai la penitenza:
Ora in su
Ora in giù
dai un bacio
a chi vuoi tu!
Fonti:
Baby talk e sviluppo del neonato – Uppa