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    Categorie: Famiglia

3 modi diversi di lavare gli indumenti dei bambini

Tutto comincia quando compri le prime cose e ancora hai il pancione. Quei body piccolissimi, quelle tutine microscopiche. Capi morbidi e teneri che hai scelto con attenzione, leggendo le etichette, informandoti sui tessuti, cercando un po’ ovunque in città e sul web. Tra le tante informazioni che le future mamme cercano tra amici, parenti e Google, ci sono i metodi di lavaggio dei panni dei piccoli. Come igienizzare al meglio abitini e biancheria per la culla preservando la pelle delicata di un neonato. Lo dico subito. Come in tutte le cose, non esiste un metodo ideale, ma una serie di strategie e comportamenti che possono adattarsi ai nostri stili di vita e anche alle esigenze del neonato, perché ci sono quelli che sviluppano facilmente delle irritazioni cutanee e quelli che invece hanno bisogno di minori attenzioni, con in mezzo tutte le sfumature del caso. Ecco i 3 diversi modi per lavare gli indumenti dei bambini!

Delicato

Due gli step per questa metodologia di lavaggio:

  • dotarsi di un set di prodotti specifici per la pulizia degli indumenti dei neonati, ormai le case produttrici hanno delle linee dedicate ai più piccoli;
  • separare vestitini e biancheria del piccolo da tutto quanto c’è da lavare in casa.

Fondamentali: smacchiatore, di quelli spray pretrattanti, perché vi assicuro che le macchie prodotte da un neonato sono abbastanza imbattibili; detersivo delicato; ammorbidente altrettanto delicato con una profumazione neutra (le profumazioni aggressive irritano e confondono i neonati); prodotto igienizzante. Le due parole d’ordine: igienizzare e separare. Di solito questo metodo viene utilizzato da chi ha appena avuto il primo figlio, poi scoprirete perché.

Naturale

Per molte mamme c’è troppa chimica nel metodo illustrato nel paragrafo precedente. E allora sì alla separazione degli indumenti fra neonato e resto della famiglia, ma no ai prodotti da supermercato, perché si possono autoprodurre i detersivi necessari ed eliminare in maniera decisa le fonti di irritazione della pelle e contemporaneamente gli agenti inquinanti. Con sapone di Marsiglia, bicarbonato, glicerina, acqua, olii essenziali e pochi altri ingredienti è possibile produrre in casa smacchiatori e detersivi per il bucato (il web è pieno di ricette facili e veloci per autoprodurre il tutto). Per l’ammorbidente l’operazione è ancora più semplice, basterà sostituirlo con dell’aceto bianco da versare nella vaschetta preposta e nella stessa quantità.

Misto

Ed ecco il mio metodo. Misto in tutti i sensi. Un po’ industriale, detersivo e smacchiatore, un po’ naturale, con l’aceto al posto dell’ammorbidente. Perché io non sono proprio fatta per l’autoproduzione e mi sono rassegnata a fare quel che posso quando posso. Ma soprattutto metodo misto perché non separo gli indumenti. Quando sei al secondo figlio e hai notato che l’ultimo arrivato non soffre nemmeno di eritema da pannolino, smetti di separare gli indumenti e lavi tutto insieme risparmiando tempo e fatica. Ve l’avevo detto che ce n’è per tutti i gusti, no? Voi come lavate i capi dei vostri piccoletti?

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