I cellulari e i tablet sono oramai spesso appendici alla nostra persona. Se questa attitudine è discutibile per i grandi, che sempre più spesso mandano messaggi mentre camminano senza guardare la strada o ancora peggio mentre guidano mettendo in pericolo se stessi e anche gli altri, quali effetti hanno sui bambini piccoli?
Il cellulare è fonte di distrazione e spesso viene utilizzato come una volta la televisione, quasi come se fosse una babysitter portatile. Se è vero che mentre siamo in coda alla cassa al supermercato può calmare il bambino, è anche vero che giocare con il cellulare è considerato inadeguato da studi autorevoli per tantissimi motivi.
Entro il primo anno di vita almeno un bambino su sette utilizza smartphone e tablet almeno un’ora al giorno, il numero aumenta per i bimbi sotto i 2 anni (1 su 4) e sotto i 4 (1 su 3), e pare che i genitori non si interroghino su questa pratica: soltanto il 30% si confronta con il pediatra su questo argomento.
Perché il tempo dei bambini non va sprecato dietro al cellulare
L’uso dei dispositivi elettronici toglie tempo ed esperienza alla relazione che il bambino deve instaurare con la mamma, il papà e il mondo circostante. In questi anni, vengono sviluppate funzioni emotive e corporali importanti che richiedono il contattato con il mondo reale, come le funzioni cognitive del cervello o motorie (camminare, parlare e fare pipì e popò).
La tecnologia crea distrazione anche in questi termini e può quindi portare a problemi o ritardi nello sviluppo del linguaggio, in più un bambino che non riesce ad imparare a relazionarsi con gli altri, farà fatica ad essere autonomo: nello sviluppo dei più piccoli ogni aspetto è correlato e la realtà deve prevalere sulla virtualità.
Uno studio dell’Università e dell’Ospedale di Toronto avrebbe rilevato che l’utilizzo del tablet ritarderebbe lo sviluppo del linguaggio del 49%, mentre altri studi hanno rilavato la possibilità che l’utilizzo di una tastiera possa provocare un ritardo nella pratica della scrittura e successivamente nelle capacità matematiche e di analisi. I bambini, specialmente sotto i 30 mesi, non sono in grado di imparare dalla TV o dal video ciò che devono apprendere dalle interazioni umane e nessuna app può sopperire a questa mancanza.
A noi adulti l’utilizzo del cellulare o del tablet sembra normale, ma per i bambini non è così e sebbene i pediatri sconsiglino l’utilizzo dei dispositivi elettronici per i bambini, spesso questa pratica è ampiamente utilizzata e poco messa in discussione.
Oltre a probabili problemi di ritardi nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione, il tablet va a togliere tempo spesso al gioco che è importantissimo per i piccoli. Inoltre se utilizziamo questi oggetti per distrarre il bambino o calmarlo, come imparerà ad auto regolare i suoi comportamenti e a capire quando fermarsi?
Questo abuso però non riguarda solo i più piccoli. Un altro recente studio indica che il 30% dei genitori viene distratto dal cellulare mentre il suo bimbo gioca al parco o in giardino, diminuendo il grado di supervisione e di attenzione ai possibili rischi.
La soluzione è semplice: dare priorità sempre alle esperienze reali rispetto ai dispositivi elettronici, questo sarà un vantaggio per lo sviluppo emotivo, cognitivo e fisico del bambino e aumenterà anche la vostra qualità della vita.