Cosa non dimenticare quando esci in autunno con il tuo bambino
Stare all’aperto e fare passeggiate con il tuo bambino fa bene a lui e a te. Tuttavia, in autunno, con i primi freddi, è importante tenere in considerazione alcuni accorgimenti, così come sapere qual è il momento migliore della giornata per uscire.
Molto tempo fa, quando i bambini nascevano in casa, potevano uscire a fare una passeggiata solo dopo i primi 40 giorni di vita. Tuttavia, oggi sappiamo che questa regola non ha basi scientifiche. I bambini possono uscire a fare una passeggiata molto prima! L’aria fresca e i raggi del sole tonificano la pelle e fortificano le ossa, inoltre il sole stimola anche la produzione di vitamina D, essenziale per fissare il calcio nelle ossa.
Man mano che il bambino cresce, la passeggiata diventa un momento stimolante per il piccolo per prendere confidenza con il mondo esterno: conoscere voci, rumori, colori e forme diverse e incontrare nuove persone sono un’esperienza fondamentale per il suo sviluppo. Non è però la stessa cosa fare una passeggiata in primavera piuttosto che in autunno, perché con il freddo bisogna prendere qualche precauzione in più.
Quando uscire
La prima passeggiata con il neonato non dovrebbe essere molto lunga: a poco a poco il tempo trascorso all’aperto con il piccolo aumenterà.
Ricorda di uscire solo dopo che il neonato si è nutrito e assicurati che non abbia fame.
Puoi fare anche una passeggiata tutti i giorni, ma ricorda che non succede niente se rimani a casa un giorno perché fa troppo freddo o piove: via i sensi di colpa!
Ricorda anche che, a seconda del periodo dell’anno in cui ci troviamo, l’orario della giornata per fare una passeggiata con il bambino varia: in autunno e in inverno, soprattutto nelle giornate fredde, l’ideale è fare una passeggiata a mezzogiorno, quando le temperature sono un po’ più miti. D’altra parte, in primavera e in estate, quando fa più caldo, è meglio uscire più presto di mattina o nel tardo pomeriggio, evitando le ore ventrali della giornata.
Dove andare
Evita di portare il bambino in luoghi dall’aria poco salubre: l’aria che respiriamo è un mix di emissioni diverse che derivano da impianti di riscaldamento, industrie e trasporti, specialmente nelle città.
Evita anzitutto le strade molto trafficate e non sostare vicino a distributori di benzina, dove sono presenti alte concentrazioni di benzene.
Evita le ore di punta e, se possibile, scegli di passeggiare in un parco o in un’area verde, lontano dai centri urbani, che spesso sono troppo affollati.
Passeggiare con condizioni climatiche avverse
Il freddo non fa male al bambino se è ben coperto e lo stesso accade con le correnti d’aria. Se l’aria è pulita, fa bene alla salute. Ovviamente è importante portare il bambino ben coperto nel passeggino utilizzando un sacco da passeggino o navicella, che lo copra e gli dia calore. Se invece c’è un vento molto forte è meglio che il piccolo stia a casa: il vento porta con sé anche le particelle di germi e virus e questo aumenta le possibilità di contrarre malattie.
Se arriva improvvisamente una pioggerella o una pioggia forte e insistente ma irregolare, tira fuori un telo impermeabile specifico da pioggia per passeggino.
Ricorda sempre il cappellino e sciarpa e guantini se non usi più il sacco da passeggino!
Fai inoltre attenzione alle temperature: i sacchi da passeggino in piuma d’oca o invernali sono davvero pesanti e quindi non c’è bisogno che il bambino stia dentro con addosso un giaccone invernale imbottito… sarebbe come se tu uscissi di casa con due giacconi invernali, uno sopra all’altro! Un pile o una felpa pesante sono sufficienti!
Se però prevedi di raggiungere un parco e far scendere il bambino, allora porta con te una giacca da infilare quando lo tirerai fuori dal sacco.
Tu e il tuo bambino passeggiate all’aperto anche in questo periodo dell’anno? Quali precauzioni hai preso per lui?
Paola Agostini