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La vita familiare quando il bambino è malato

C’è una cosa che io temo più di ogni altra.  Più di qualsiasi brutto pensiero che mi possa venire in mente. Più della solitudine e della paura del buio.

Ciò che temo sopra ogni altra cosa è: che i miei figli si ammalino.

Questo terrore che, ne sono consapevole, può apparire ingiustificato e vagamente ipocondriaco, può essere compreso solo da quelle mamme che hanno già affrontato il primo anno di asilo nido o scuola materna.
Anno durante il quale il bambino può ammalarsi qualcosa come centinaia di volte e trasmettere il virus all’intera famiglia per altrettante. E quando dico centinaia di volte, non sto esagerando. Non troppo almeno…

Tranquille però, non facciamoci prendere dal panico, perché ci sono alcuni semplici consigli che possono aiutarci ad affrontare le difficoltà che si presentano nella gestione della vita familiare che, in questi frangenti, diventa più complicata.

Mantenete la calma

Agitarsi non serve. Anzi, la vostra agitazione si trasmetterà al bambino peggiorando la situazione. Cercate quindi di mantenere la calma. Respirate a fondo, ricordatevi che tutto passa, prima o poi. E aspettate.

Non sottovalutate né sopravvalutate il problema

Un raffreddore non è la fine del mondo, ma se le condizioni di vostro figlio peggiorano non perdete tempo ad andare dal pediatra o al pronto soccorso.

Se vostro figlio piange disperato o al contrario vi sembra troppo debole, se la febbre è alta e non scende nemmeno con la tachipirina, o se semplicemente secondo voi c’è qualcosa che non va, non perdete tempo e andate dal dottore.

Vi sconsiglio di guardare online, chiedere a altre mamme, andare per sentito dire.

I bambini guariscono nel 99% dei casi da soli, ma è sempre meglio non rischiare e affidarsi alle cure di un professionista.

Siate presenti

Un bambino malato ha bisogno della sua mamma, quindi lasciate perdere tutto quello che potete e chiedete aiuto al papà, alle amiche, ai nonni perché si occupino del resto permettendovi di rallentare e stare semplicemente con vostro figlio tutto il tempo necessario o tutto il tempo che riuscite.
Perché c’è sempre un limite alla nostra disponibilità e pazienza. Cercate di trovare un equilibrio tra le esigenze del vostro piccolo amore e le vostre necessità.

Altri consigli utili in ordine sparso sono: cercate di distrarre il vostro piccolino facendolo giocare, ricordatevi di offrirgli spesso da bere, lasciatelo dormire con voi nel lettone finché non è guarito, ricordatevi che voi non siete una medicina, ma siete il suo amore più grande.

E ripetetevi come un mantra che tutto passa. Tutto, prima o poi, passa. Anche l’ennesimo virus intestinale. Ve lo giuro.

Valentina Gattei

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