Come affrontare il primo giorno di asilo nido?
Ci siamo, le vacanze sono finite e riprende anche la routine. Ma quest’anno per la prima volta ti aspetta la nuova esperienza dell’asilo nido: un momento da affrontare con delicatezza.
L’idea del primo vero distacco, infatti, è motivo di ansia, per il bambino e per i genitori. Nel caso delle mamme, poi, l’istinto materno gioca un ruolo fondamentale: la paura del distacco, spesso, offusca i pensieri e genera ansia e preoccupazione: “Piangerà? Soffrirà il distacco? E se avrà bisogno ma io non ci sarò? Riuscirà a relazionarsi con gli altri, farà il bravo?” sono le domande più frequenti che si annidano nella testa.
Il bambino è rimasto con te fino a quel momento e ora nella tua mente vivi con angoscia il momento in cui ti renderai conto che può avere bisogno di te e tu non ci sarai. Non solo: anche la preoccupazione delle inevitabili malattie che prenderà il piccolo e la gestione delle stesse contribuirà a generare un po’ di preoccupazione. Ma affrontare questi momenti in maniera serena si può. Ecco qualche consiglio per non farsi sopraffare dalle sensazioni negative e accogliere questa nuova fase della vita con il vostro piccolo in serenità.
Primo giorno all’asilo nido: 5 consigli
Calma
Non è facile, certo, ma mantenere la calma è fondamentale. I bambini percepiscono il nostro stato di agitazione e se vedono noi in difficoltà si attiva anche per loro il campanello di allarme. Che fare, dunque? Innanzitutto un bel respiro, e poi sforzarsi di pensare che è solo questione di ore e poi tornerà tra le vostre braccia. Non solo: i bambini sanno sempre come sorprenderci: scommettiamo che se sarete calmi voi vivrà con maggiore serenità l’approccio all’asilo nido anche lui?
Sorriso
Il sorriso è fondamentale, così come la positività. Parlategli della nuova esperienza che sta per affrontare con entusiasmo e sottolineate i tanti aspetti positivi che la contraddistingueranno. Frasi come “Domani andiamo in un posto in cui troverai tanti bimbi come te, giocherete insieme e vi divertirete tanto”, aiuteranno fin da subito il piccolo a percepire che l’asilo nido è un luogo positivo, in cui stare bene.
Rassicuratelo
“Mamma e papà ti portano a giocare, poi tornano a prenderti”. Frasi di questo tenore lo aiuteranno a metabolizzare meglio la sensazione di abbandono che inevitabilmente potrebbero provare. I bambini non hanno ancora la percezione del tempo che passa quindi non è necessario dare riferimenti temporali, basta farli sentire sicuri. L’inserimento in questo senso aiuta moltissimo, perché per i primi tempi il bambino rimarrà molto poco all’asilo nido, poi i tempi si dilateranno sempre di più, ma lui nel frattempo avrà acquisito sicurezza, avrà capito qual è la routine e sarà sempre meno insicuro. Mamma e papà poi tornano, lui lo sa. E poi ha i suoi amici che lo aspettano.
Fiducia
Dare fiducia alla struttura a cui avete deciso di affidare il vostro piccolo è fondamentale. Sicuramente avrete fatto una scelta ben ponderata prima di decidere di mandarlo proprio in quell’asilo nido, quindi, una volta lasciato il piccolo, ricordatevi sempre che lì, a sua disposizione, ci saranno quelle persone competenti che voi stessi avete scelto per l’accudimento del bambino. Sono professionisti e sanno quello che fanno.
Vietato demoralizzarsi
Le cose non stanno andando nel migliore dei modi? Il piccolo versa fiumi di lacrime tutte le mattine? Portate pazienza, tanta. E siate fiduciosi che la situazione presto si risolverà. E continuate a ripetergli che la mamma e il papà vanno via e poi tornano: le rassicurazioni non sono mai abbastanza.
Un sereno inserimento per il primo giorno di asilo
Un ruolo fondamentale nell’approccio all’asilo nido lo rappresenta sicuramente l’inserimento, il modo pensato dalle strutture per l’infanzia per non far fare i piccoli con un distacco troppo repentino. L’inserimento prevede delle tappe che è bene che tutti i bimbi seguano, ma è importante sapere che ogni bambino ha i suoi tempi.
Ed è bene non bruciare le tappe per un inserimento felice: il rischio è di dover poi fare i conti con crisi ritardate o dover ricominciare il processo tutto da capo. Meglio che sia graduale, quindi, e che duri un po’ di più.
Solitamente le strutture chiedono di stabilire a priori quale sarà la persona preposta a fare l’inserimento e raccomandano che sia una persona ad occuparsene. Questo serve per dare un punto di riferimento netto al bambino. Certo, sarebbe meglio che sia un genitore, ma sappiamo che non sempre è possibile visto che spesso nella coppia tutti e due i partner lavorano.
In caso siano i nonni o una baby sitter a doversi occupare dell’inserimento del piccolo, fate in modo che prima dell’approccio all’asilo il bambino e i nonni o la baby sitter trascorrano tanto tempo insieme, creino un rapporto di fiducia. E poi fatevi consigliare dalle educatrici: sicuramente vi sapranno dare indicazioni circa le cose che è meglio fare in queste occasioni.
Cercate poi di creare un piccolo rito mattutino, legato all’entrata all’asilo nido, e seguitelo sempre. I bambini sono abitudinari, quindi un rito mattutino gli permetterà di prevedere quello che succederà: rituale – asilo – ritorno a casa, senza sorprese. Una volta a casa dal nido, poi, dedicategli sempre del tempo in esclusiva se possibile: gli psicologi dicono che bastano venti minuti o una mezz’ora a giocare con lui o fare una qualsiasi altra attività insieme, senza intrusioni (cellulare compreso), per fargli capire che per lui ci sarete sempre e non lo state trascurando.
Il piccolo potrebbe poi avere qualche crisi di pianto apparentemente immotivata, riposare male la notte, con risvegli notturni frequenti, rifiutare il cibo: ricordate sempre che per lui una nuova routine, un ambiente nuovo, il distacco, richiedono un grande sforzo. Armatevi di tutta la pazienza possibile e accogliete i suoi pianti rassicurandolo e coccolandolo. Solo così potrà acquisire giorno dopo giorno sicurezza e, di conseguenza, serenità.
Fonti: