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Lo sviluppo motorio dagli 0 ai 3 mesi

Lo sviluppo motorio dagli 0 ai 3 mesi

Cosa sa fare il mio bambino che è appena nato?

È una domanda che spesso le mamme rivolgono a chi si occupa di nascita e più in generale di puericultura, curiose di capire come il loro bambino si interfacci con il mondo. 

Vediamo insieme quali sono le capacità dei piccolissimi! 

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Appena nato il bambino ha già tante capacità ben delineate: poppa e rivolge la testa verso il lato sul quale viene stimolato aprendo la bocca, afferra, piega le dita dei piedini e cammina quando lo si sorregge sotto le ascelle (il cosiddetto riflesso del passo). Non poche cose sa già fare il nostro piccolo!

Il riflesso predominante è quello della suzione.

Istintivamente il bambino già dal primo minuto di vita cerca il seno materno muovendosi in cerca del colostro, il primo latte che la mamma produce per il suo piccolo.

Un’altra capacità, che è buffo chiamarla così perché siamo soliti solo attribuirgli una connotazione negativa, è il pianto.
Attraverso il pianto il bambino comunica i propri bisogni anche attraverso diverse intensità.
Le mamme infatti, già dopo i primi giorni di vita del loro bambino, imparano a riconoscere le diverse modalità di pianto del loro piccolo.

Il pianto rappresenta una delle prime capacità con una connotazione anche relazionale: attraverso di esso infatti il bambino, seppur non con le parole, sperimenta per la prima volta in assoluto la comunicazione con chi si prende cura di lui stabilendovi una connessione.

E i cinque sensi? È vero che il mio bambino vede pochissimo?

I 5 sensi, comunemente intesi, come tatto, olfatto, gusto, udito e vista non hanno uno sviluppo lineare e non si sviluppano tutti allo stesso modo.

Sviluppo motorio: il tatto

Il tatto ad esempio è già presente durante la gravidanza e funziona perfettamente fin dal primo istante di vita. Il bambino reagisce agli stimoli tattili e ricerca questo contatto con la mamma ed il papà.

Grazie al tatto poi il vostro bambino, un pochino più avanti con le settimane, imparerà a riconoscere gli oggetti memorizzandone la dimensione, la forma, la consistenza.

Il consiglio dell’educatrice perinatale – Corso di massaggio infantile

Sarà un’esperienza bellissima per lui e per voi partecipare, nelle prime settimane di vita se vi sentite, ad un corso di massaggio infantile dove il tocco sarà protagonista. Vi aiuterà ad interpretare i segnali che il vostro bambino vi manda, a dargli contenimento e a prevenire le tanto temute “coliche” tipiche della terza settimana di vita.

Sviluppo motorio: l’olfatto

L’olfatto è anch’esso molto sviluppato e il neonato fin dai primi istanti di vita riconosce l’odore del colostro, il primo nutrimento. Con il passare dei giorni imparerà a riconoscere il vostro odore, il vostro profumo e quello della sua casa, del suo nido. 

Il consiglio dell’educatrice perinatale – L’odore del suo ambiente

Per il bambino il vostro odore, o comunque l’odore del suo ambiente è un aspetto molto rassicurante. Fin da subito ponete nella sua culla un Dudu, un piccolo lenzuolino che lo aiuti a ritrovare, magari anche fuori casa, quel senso di protezione e tranquillità. 

Sviluppo motorio: il gusto

Anche il gusto è presente fin dalla nascita. Il bambino mostra una netta preferenza per il sapore dolce, che è poi il sapore del latte materno, e reagisce già con fastidio al sapore amaro o eccessivamente aspro come il limone.

Il consiglio dell’educatrice perinatale – Attenzione al miele 

Più che un consiglio è un monito a tutte le mamme.

Voglio ricordarvi che il miele è pericoloso per la salute dei vostri piccoli fino all’anno di età. Può contenere infatti spore di “Clostridium botulinum”, un microrganismo molto diffuso nell’ambiente, ad esempio nella polvere. Normalmente non crea nessun problema ma, se trovano condizioni favorevoli, le spore possono produrre una tossina molto pericolosa per i suoi effetti neurologici, il botulino.

Sviluppo motorio: l’udito

L’udito funziona anch’esso fin dalla nascita. Il bambino è in grado addirittura di riconoscere voci e melodie che ha sentito nel ventre materno. Stupefacente è poi la capacità di associare ai suoni delle parole il loro significato tanto da consentirgli di pronunciare le prime paroline di senso compiuto già a 12 mesi.

Il consiglio dell’educatrice perinatale – Corso di musica

Potrebbe essere un bellissimo regalo per la nascita del vostro bambino chiedere che vi sia regalato un corso di musica.

Esistono moltissime realtà valide dedicate interamente ai neonati che attraverso filastrocche, canzoncine, suoni permettono al bambino di sviluppare e di godere dei suoni in modo diverso e creativo. Potrebbe essere una bellissima idea lasciare che sia il papà, magari nel weekend, a godere di questa esperienza con il proprio bambino mentre la mamma si prende una piccola pausa di cura di sé. 

Sviluppo motorio: la vista

La vista è se vogliamo il senso meno sviluppato alla nascita. Nelle prime settimane di vita il bambino vede in bianco e nero, ha un campo visivo molto limitato tanto che oltre i 20-25 cm di distanza vede completamente sfocato. Intorno ai due mesi comincerà a percepire i primi colori, in particolare il rosso, e a seguirlo con gli occhi.

Via via con il passare dei mesi si aprirà il suo campo visivo fino ad arrivare ai 12 mesi in cui il campo visivo è al massimo delle capacità cognitive.

Il consiglio dell’educatrice perinatale – I libri ad alto contrasto

È molto importante aiutare il bambino a mettere a fuoco e ad esercitare questa capacità fin dalle prime settimane di vita. Dal momento che abbiamo detto che vede principalmente in bianco e nero è utile leggergli qualche libricino ad alto contrasto (ne esistono appositi ndr.) in modo che possa contemporaneamente concentrarsi sulla nostra voce e sulle forme che riesce a percepire. 

Conclusioni: guarda la diretta sul canale Instagram di Suavinex

Queste che abbiamo elencato sono solo alcune delle tappe dello sviluppo motorio del neonato che è tutto focalizzato, in queste prime settimane di vita, non tanto sul movimento “fisico” inteso come capacità di spostarsi o di coordinare le manine ma proprio sull’“apertura” e l’espansione delle capacità sensoriali.

Clicca qui per rivedere la nostra diretta con Giulia Lora, educatrice perinale

Dedicare attenzione allo sviluppo dei suoi cinque sensi lo aiuterà poi nello sviluppo motorio vero e proprio inteso come gattonamento, capacità di afferrare gli oggetti perché gli consentirà di aver maturato un ottimo senso di orientamento nello spazio, capacità di concentrarsi su uno stimolo visivo che desidera raggiungere.

Le tappe che abbiamo elencato sono anche variabili nel tempo.

Non tutti i bambini a 12 mesi sono in grado di pronunciare le prime paroline e non tutti i piccolissimi a due mesi riescono ad agganciare con lo sguardo un oggetto rosso.

Non ci dobbiamo allarmare perché le variabili dello sviluppo psicomotorio del bambino sono davvero infinite e sfaccettate.

Se notiamo però qualche difficoltà a chi possiamo rivolgerci?

Se notiamo che il nostro bambino regredisce in alcune conquiste già assodate, se notiamo una difficoltà a sentire anche rumori da noi percepiti come forti, o notiamo una scarsa capacità nell’agganciare il nostro sguardo la figura più adatta alla quale rivolgersi è il nostro pediatra.

È infatti il professionista in grado di fare una valutazione completa dei riflessi motori del nostro piccolo e, se lo riterrà utile, di indirizzarci al professionista più adatto per una valutazione di secondo livello anche a seconda della difficoltà che ha notato. 

Giulia Lora, Educatrice Perinatale
Living Suavinex: