Ora, io non vorrei spaventare le future mamme, parlo soprattutto delle primipare, quelle che non ci sono ancora passate. Ma il travaglio per me è stata un’esperienza ai limiti dello psichedelico e allora qualcosa di quello che mi è passato per la mente voglio proprio scriverla.
Perché, perché, perché?
Perché questo dolore allucinante, a tratti infame che mi divide in due, che proprio scollega il busto dalle gambe?
Che invidia
È figlio mio ma anche suo, però lui sta bene (magari è un po’ stanchino sì) mentre io soffro tantissimo.
Ok, ci ho ripensato
Non è che per caso si può tornare indietro? Questa cosa di diventare mamma ha il diritto di recesso?
Sono demoralizzata
Ma possibile che dopo tutte queste ore e questo dolore non sia ancora successo niente? Nascerà mai questo bambino?
Ho fame anzi no
Mamma che fame, se solo non avessi queste continue contrazioni mi mangerei anche il letto dell’ospedale.
Voglio l’epidurale
Allora quando me la fanno l’eidurale? È la millesima volta che mando mio marito a chiederla.
Morirò di dolore
È ufficiale, io un male così non l’ho mai avuto in vita mia e non sopravviverò a questa cosa.
Aveva ragione mamma
Sì, aveva ragione lei quando mi diceva “le contrazioni del travaglio le riconoscerai, impossibile non riconoscerle”, e infatti adesso le conosco benissimo.
Smettila di farmi le foto
Ma perché non se ne va, invece di continuare a fotografarmi tra una contrazione e l’altra e chiedermi addirittura di sorridere?
Piccolo, collabora
Dai amore della mamma, fai qualcosa anche tu che dopo ci facciamo un sacco di coccole.
Che sollievo
Belli i massaggini alla schiena e ottimo anche il getto d’acqua calda direttamente in “zona contrazioni”, respiro.
Ci siamo davvero
Ok, l’ostetrica dice che ci siamo, che il travaglio è finito e adesso devo spingere. In bocca al lupo a me e a te piccolo mio!
E voi come avete vissuto il parto? A cosa pensavate in quel momento? Siamo curiosissime, lasciateci i vostri racconti qui sotto nei commenti!