Non tutti siamo capaci di dimostrare affetto.
Forse non ce l’hanno insegnato o, peggio, ci hanno detto che era un sintomo di debolezza.
Non è così.
Essere affettuosi e saperlo dimostrare a nostro figlio è fondamentale per una crescita sana, basata su principi quali la fiducia, il rispetto e l’amor proprio. Tutti atteggiamenti che si possono apprendere.
La vita è dura, lo sappiamo. Per alcuni molto e per altri, più fortunati, meno.
Ma se da bambini ci hanno insegnato l’amore, le difficoltà hanno un altro aspetto. Una sembianza meno sinistra che si può affrontare con onestà e caparbietà.
LEGGI ANCHE: Genitori e figli. Quando le aspettative diventano troppe
Ecco perché saper dimostrare affetto a nostro figlio è tanto importante, quanto assicurarci che abbia mangiato a sufficienza o che non abbia freddo.
Come possiamo dimostrare affetto a un bambino?
- Baci e abbracci a non finire sono ben accetti, ma arriverà un’età in cui non ne vorrà più sapere o vorrà che restino manifestazioni private.
Rispettate la sua volontà. E soprattutto non fatelo sentire in colpa. - L’ascolto è un altro modo per manifestare interesse e amore nei suoi confronti.
Ascoltatelo quando vuole raccontarvi qualcosa che per lui è importante, anche se per voi non lo è. - Trovate il tempo per giocare con lui.
Basta una mezzora al giorno o se non riuscite, cercate comunque di trovare dei momenti felici da trascorrere insieme.
Che sia la lettura prima della nanna, mentre vi lavate i denti o si sparecchia la tavola, non importa. Ciò che conta non è cosa si fa, ma come lo si fa insieme. - L’affetto non coincide con viziare nostro figlio.
E’ più educativo un no che migliaia di sì senza attenzione. - La pazienza nel rimprovero.
Un bambino va, ovviamente, sgridato se non riesce a controllarsi o si comporta male, ma la finalità non deve essere la sopraffazione, ma la sua crescita come individuo. - Favorite l’indipendenza.
Non sarà certo proteggendolo da tutto che lo aiuteremo a diventare un bambino felice e indipendente.
Lasciate che provi da solo, che sbagli, che cada e siate pronte a tendere la mano solo se ce ne sarà bisogno. - Accettatelo.
Accettatelo per quello che è. Un bambino può essere timido o aver paura, agitato o pacato, non essere socievole o esserlo fin troppo.
Accettiamolo e non giudichiamolo, solo così potrà sviluppare, con il tempo, le sue capacità e diventare grande.
Ricordiamoci sempre che noi non siamo nostro figlio.
A lui spetta il compito di vivere la sua vita come meglio crede.
Dovrà affrontare le difficoltà da solo e non potremo mai sostituirci a lui.
Ciò che possiamo tentare di fare è dargli gli strumenti per farlo con serenità e forza. Dimostrandogli tutto il nostro affetto e il nostro amore con gioia, pazienza e dedizione, e non con sacrificio, rinuncia e abnegazione.
Abbandoniamo i vecchi schemi mentali per cui una madre deve sacrificarsi ai figli.
No, io non mi sacrifico.
E non penso nemmeno sia giusto farlo.
Io mi godo la vita e cerco di farlo insieme ai miei amori più grandi, cioè i miei bambini.
Anche questo è Amore e una dimostrazione d’affetto.