Il confine tra libertà del bambino e buona educazione
Le regole sono importanti nell’educazione di nostro figlio perché circoscrivono il contesto entro il quale si muove, gli consentono di capire cosa è permesso e cosa no.
Allo stesso tempo la libertà è un valore fondamentale di ogni individuo, qualunque sia la sua età. La libertà di esprimere le emozioni, anche le “peggiori” come la rabbia e la tristezza, di essere diverso, di non conformarsi alla maggioranza.
La libertà di scegliere chi essere e come, con quali amici confidarsi, a che gioco giocare.
L’importanza delle regole
Le regole che diamo ai bambini dovrebbe servire proprio a questo: a delimitare un contesto di “buona” educazione entro il quale possano muoversi con assoluta libertà.
Tre principi, però, dovremmo ricordarci:
- Le regole non limitano il bambino, ma lo fanno sentire protetto e al sicuro perché lo aiutano a capire cosa è giusto e cosa no.
- Per ogni regola esiste, SEMPRE, un’eccezione.
- Prima di qualsiasi regola vengono le emozioni e i sentimenti di nostro figlio.
È su di lui che dovremmo avere gli occhi puntati quando lo rimproveriamo o lo sgridiamo perché sta trasgredendo i limiti da noi imposti.
Capire cosa ci vuole dire con un certo comportamento, con un capriccio. Capire quando dobbiamo mostrarci irremovibili e quando invece possiamo lasciare correre, non è un compito facile. Guardarlo negli occhi, stabilire con lui una relazione basata sul confronto ci aiuterà a riconoscere la situazione e comportarci di conseguenza.
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La libertà non dovrebbe mai essere intesa come la mancanza assoluta di regole: non possono essere i bambini a decidere cosa è giusto e cosa non lo è per loro, non in tutti i casi almeno.
Essere gentili, onesti, condividere con gli amici, rispondere grazie, prego, non alzare le mani, mangiare le verdure, fare silenzio di tanto in tanto: sono tutte “buone” regole che permettono al bambino di muoversi con libertà all’interno di questo spazio protetto.
Una volta definito il contesto entro cui muoversi, c’è un ampio spazio per la libertà.
Lo spazio della libertà
La libertà di vestirsi del colore preferito; di mangiare una banana piuttosto che una mela; di giocare a palla o con i Lego. La libertà di esprimere la rabbia perché urlare e piangere non è reato; di camminare scalzo (se il pavimento ha il riscaldamento al pavimento ovviamente 😀 ); di arrampicarsi sugli alberi; di saltare tra l’erba alta o starsene seduti a terra a sfogliare margherite.
Dovremmo ricordarci che anche la libertà va insegnata, perché, come dice Carrie Jones, “Il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio”.
Da genitori e da adulti dovremmo imparare a prenderci meno sul serio e ricordarci sempre che, in realtà, le regole della “buona” educazione che cercheremo di dare a nostro figlio non sono altro che una valigetta degli attrezzi da usare ogni volta che ce ne sarà bisogno.
Valentina Gattei