Quando il parto naturale non è possibile, le future mamme devono ricorrere al parto cesareo. Ma che cos’è e com’è possibile affrontarlo in modo sereno?

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Che cos’è il parto cesareo?

Che sia programmato o effettuato d’urgenza, il parto cesareo è un intervento che consente l’estrazione del bambino grazie ad un’incisione nella parete addominale e nell’utero.

In genere questo intervento prevede un’anestesia locale (epidurale) anche se è possibile che il  chirurgo possa optare per un’anestesia generale qualora se ne presentasse la necessità.

Essendo un’operazione a tutti gli effetti, presenta più rischi rispetto al parto naturale e prevede una degenza maggiore, in genere è necessario restare in ospedale per circa 5 giorni, anche se il periodo può variare a seconda delle circostanze.

Quando e perché viene praticato?

L’intervento può diventare necessario durante il travaglio oppure essere programmato in anticipo. In quest’ultimo caso la data è generalmente fissata poco prima del termine della gravidanza (38° o 39° settimana). Esistono alcune circostanze nelle quali ricorrere al parto cesareo è l‘unico modo per garantire l’incolumità della mamma e del bambino.

Il medico infatti potrebbe consigliarlo durante il travaglio, se questo non procede normalmente o la testa del bambino è troppo grande per permettere un parto naturale, se il battito del bambino indica una diminuzione dell’ossigeno, se il bimbo è in una posizione strana e non è possibile spostarlo in una posizione favorevole prima dell’inizio delle doglie.

Il parto cesareo può essere consigliato e quindi programmato in caso di parto gemellare, se c’è un problema con la placenta o con il cordone ombelicale. Infine se la mamma soffre di diabete o malattie cardiache o polmonari, il medico potrebbe indurre il travaglio per diminuire il rischio di complicazioni collegate al parto e se l’induzione del parto non riesce, può essere necessario il cesareo.

Come ci si prepara al parto cesareo se questo è inevitabile?

I passi di preparazione sono identici a quelli che fareste in caso di parto naturale, innanzitutto è necessario cercare di rimanere il più possibile serene e ricordare l’importanza che la respirazione ha per arrivare ad un ottimo stato di benessere psicofisico al momento del parto.

Se il cesareo è programmato è possibile fare dei colloqui con l’anestesista per parlare di tutti i dubbi relativi all’anestesia e delle possibilità che avete per diminuire il dolore durante il parto. Inoltre il ginecologo può anche consigliarvi di fare gli esami del sangue, in modo tale che i medici abbiano a disposizione tutte le necessarie informazioni durante l’intervento.

Cosa fare una volta a casa?

Quando finalmente sarete a casa, ricordatevi che è importante non esagerare pretendendo di tornare subito al 100%, riprendete le attività in modo graduale. Il fisico dopo il cesareo è più affaticato rispetto al parto naturale ma non preoccupatevi, dopo alcuni giorni di riposo, l’intervento sarà solo un lontano ricordo!