Non tutti i bambini seguono le stesse tempistiche nell’acquisizione della capacità motorie e quindi non esistono delle tappe ben definite uguali per tutti i bambini.
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Premesso quindi che il pediatra deve sempre essere il vostro punto di riferimento per ogni situazione, a grandi linee ecco come è possibile valutare lo sviluppo dei nostri bambini per quanto riguarda la motricità.
- Appena nato: il bambino possiede molti riflessi, ad esempio la suzione, muovere le gambe o stringere i pugni.
- Verso i 3 mesi: questi riflessi si trasformano in movimenti volontari. Il bebè potrebbe già reggere la testa da solo per qualche istante, piegare coscientemente le gambe.
- Verso i 4 mesi: è probabile che il bimbo riesca, quando è a pancia in giù, a sollevare la testa di 90° gradi, rotolare sulla schiena e cercare di raggiungere degli oggetti con le manine.
- Verso i 5 mesi: è possibile che riesca ad afferrare degli oggetti grandi con il palmo e tre dita.
- Verso 6 mesi: può sollevarsi sulle mani – non solo sugli avambracci.
- Verso 7 mesi: può sedersi senza sostegno e tende le mani in avanti per non cadere. Salta e si accoscia quando tenuto in piedi.
- Verso 10 mesi: gattona e fa « ciao, ciao » con la manina.
- Verso 11-12 mesi: fa i primi passi, punta il dito e può iniziare a lanciare una pallina.
In ogni caso, per aiutare lo sviluppo della motricità è possibile fare qualche piccolo esercizio con il proprio bambino. Infatti se lo sviluppo dei movimenti è un indice importante per i medici per individuare eventuali problematiche, è anche un elemento che può essere migliorato nei bambini che hanno uno sviluppo regolare.
Qualche esercizio per il tuo bambino
Appena nato, il nostro bambino non controlla i propri muscoli, per questo motivo è necessario sorreggere il collo e la schiena del piccolo.
Durante i primi tre mesi di vita, tuttavia, è possibile già iniziare a fare qualche piccolo esercizio per aiutare il piccolo a sviluppare la propria forza muscolare. Ovviamente il nostro bimbo dorme sulla schiena, ma potete ogni tanto metterlo sulla pancia, sempre controllandolo e avendo cura di alternare la posizione del collo. Nei primi tempi non si muoverà, ma abbastanza rapidamente inizierà a tentare di sollevare la testa e la parte superiore del corpo.
Poco dopo è possibile iniziare a incoraggiare i movimenti delle braccia grazie a giochini posizionati in alto sulla culla o stimolandolo con oggetti di varia forma e consistenza, cercando di afferrali rinforzerà i suoi piccoli muscoli.
Successivamente lo si può incoraggiare a muoversi in ogni situazione: facendo degli schizzetti durante il bagnetto, battendo su diversi oggetti con un cucchiaio di legno o lanciando un palloncino verso di lui. Giochi semplici che uniscono stimoli esterni – colore, movimento, rumori – aiutano una risposta motoria nel nostro bambino.
Ricordate sempre che ogni bambino ha i propri punti di forza e le proprie debolezze, per esempio potrebbe parlare molto presto ma avere meno voglia di muoversi o viceversa. Se però sospettate che il bambino non risponda agli stimoli come dovrebbe fatelo presente al vostro pediatra, lui saprà darvi le risposte che cercate.