Ciuccio: vizio o conforto? Molti sono i genitori che se lo chiedono, in ansia che il comodo alleato possa mettere a rischio il palato del proprio bebè. E ancora: come prendersi cura dei primi dentini?
Abbiamo posto alcune domande alla prof.ssa Maria Rita Giuca, presidente della Sioi (Società Italiana Odontoiatria Infantile, www.sioi.it), professore di Odontoiatria Pediatrica e specialista presso l’Ambulatorio di Odontoiatria Infantile dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa.
Il ciuccio: come utilizzarlo perché sia un comodo alleato (secondo la letteratura può essere utile contro il rischio SIDS)?
Il ciuccio è un valido oggetto di conforto per il bambino se utilizzato con parsimonia e in maniera corretta. Questo significa che il ciuccio va incontro al naturale bisogno di portare qualcosa alla bocca del bambino, facilita il suo istinto di suzione e la produzione di serotonina che gli permette di tranquillizzarsi (ed eventualmente fare la nanna) ma non deve diventare l’unico modo per consolare il bambino in ogni occasione.
Il ciuccio è un comodo alleato anche per evitare l’utilizzo del dito (o delle dita) in bocca, di sicuro più impattante sul cavo orale perché modifica le forze dei muscoli periorali impedendo l’espansione dell’arcata dentaria.
Secondo una revisione pubblicata di recente un gruppo di ricercatori svedesi ha concluso che l’allattamento al seno e il ciuccio riducono del 50% il rischio di morte in culla (SIDS).
Il meccanismo con cui il ciuccio diminuisce il rischio di SIDS non è chiaro: sembra favorire la capacità del bambino di svegliarsi riducendo il pericolo di apnee fatali, inoltre la suzione del ciuccio fa in modo che il piccolo porti in avanti la mandibola in questo modo può respirare attraverso la bocca, diminuendo il pericolo di ostruzione orofaringea.
Ciuccio al neonato: sì o no? Può interferire con l’allattamento?
Possiamo proporre il ciuccio al neonato a termine dopo un mese dalla nascita senza timore che questo possa interferire con l’allattamento, mentre nei prematuri il ciuccio viene utilizzato per stimolare il riflesso della suzione.
Il ciuccio: quale materiale preferire?
Nei primi mesi di vita il silicone è il materiale ideale perché non si deforma, mantiene le sue caratteristiche, non assorbe odori e sapori, ovviamente in questi mesi il ciuccio va sterilizzato per evitare il rischio di infezioni.
Dopo la comparsa dei dentini, verso i 6 mesi, meglio il caucciù o lattice, una gomma naturale più morbida e più resistente rispetto al silicone ai piccoli morsi. Lo svantaggio del caucciù è che si modifica, si contamina più facilmente e assorbe acqua.
Il ciuccio: ciliegia o goccia?
Per i neonati la forma migliore è quella a ciliegia, molto simile al capezzolo materno. Successivamente il ciuccio a goccia (o anatomico) è quello che meglio si adatta al cavo orale. È bene utilizzare ciucci che abbiano una base super sottile per facilitare l’ottimale chiusura della bocca.
Il ciuccio:ogni quanto sostituirlo?
È buona abitudine cambiarlo ogni due mesi anche per adattarlo come misura e forma, oltre che per l’usura del materiale.
Il ciuccio: quando andrebbe abbandonato?
Le linee guida del nostro Ministero della Salute hanno ribadito di recente che il ciuccio va abbandonato entro i 3 anni del bambino, successivamente diventa un vero e proprio vizio. Tenete conto che dopo quest’età, a prescindere dal modello genetico di crescita diventa più difficile che si abbia un’ autocorrezione degli eventuali difetti creati (ad es. il morso aperto).
Denti da latte: come prendersene cura? A quando la prima visita?
La prima visita andrebbe fatta entro il primo anno di vita, addirittura l’Accademia Americana di Odontoiatria Pediatrica consiglia la visita odontoiatrica alla mamma nel corso della gravidanza, sia per istruirla a mantenere una buona igiene orale per evitare il passaggio di batteri dal cavo orale materno a quello del neonato sia per fornire tutta una serie di istruzioni ai genitori per la cura dei primi dentini.
A questo proposito ricordiamo che bisogna prendersi da subito cura del cavo orale del bebè, fin dallo spuntare del suo primo dentino che va lavato due volte al giorno con una piccola garza o il guantino apposito con una quantità piccolissima di dentifricio al fluoro.
Voglio ricordare che siamo a disposizione per spiegazioni e informazioni tramite il sito della nostra associazione nazionale dedicata proprio all’Odontoiatria Infantile, www.sioi.it