Quando abbiamo un bambino, sappiamo che cambieranno molte cose, ma una cosa a cui forse non pensiamo prima è come cambierà la nostra sessualità. Leggiamo, impariamo e facciamo innumerevoli controlli medici durante la gravidanza ma nessuno ci informa su quali sono le tempistiche giuste per ricominciare a fare sesso.
Nel corso delle settimane dopo il parto ogni donna si rende conto che il desiderio sessuale è sparito, improvvisamente il bisogno di avere relazioni intime con il partner sembra svanito, ciò si accentua se si allatta al seno. Che cosa succede? Perché? Quello che già sappiamo e che ci aspettiamo: stanchezza, stress, mancanza di sonno, ma a tutto ciò va aggiunto un cambiamento ormonale importante e significativo.
Approfondiamo l’argomento con la psicologa e sessuologa Diana Sanchez.
Quali cambiamenti ormonali si verificano durante l’allattamento?
Durante l’allattamento si produce un’elevata quantità di prolattina, che causa, tra le altre cose, un’inibizione del testosterone e quindi diminuzione della libido. È una questione fisiologica normale. Potremmo dire che si verifica una “falsa menopausa”, con assenza di mestruazioni, minore lubrificazione vaginale a causa della diminuzione di estrogeni, che provoca dolore durante la penetrazione. Per spiegare questi cambiamenti alcuni sostengono che sia una questione evolutiva, un segnale naturale che indica che una madre che allatta al seno non dovrebbe avere altri figli in questo momento, perché il suo ruolo principale è quello di curare e nutrire il bambino appena nato.
A tutto si aggiunge che durante l’atto dell’allattamento al seno, vengono prodotti ossitocina e endorfine, due ormoni che danno alla madre un senso di piacere e benessere. In questo modo, il bisogno di vicinanza fisica ed emotiva è soddisfatto dall’atto dell’allattamento in sé.
Inoltre va tenuto conto della tipologia di parto e delle possibili conseguenza fisiche successive: in caso di episiotomia, taglio cesareo o un parto difficile, la nuova madre ha sicuramente bisogno di un po’ di tempo per riprendersi fisicamente, emotivamente e mentalmente. Questo non vuol dire che la donna non è sessualmente attiva, ma che le sue esigenze cambiano. In questo momento l’atto sessuale viene messo in secondo piano rispetto a tenerezza, carezze, abbracci, senso di sicurezza e protezione che può ricevere dal partner.
Nel corso del tempo, le cose torneranno come prima e la donna recupererà anche il desiderio sessuale. Ma è necessario per l’uomo conoscere tutti i cambiamenti che stanno avendo luogo all’interno del corpo della neo-mamma, il padre deve assumere il suo nuovo ruolo e capire che la sua compagna sta affrontando una situazione normale che si risolverà con il tempo.
Quando tornerà il desiderio sessuale?
Questa è una domanda difficile, perché nessuna donna è uguale all’altra e ogni caso è particolare. Tenendo bene presente questo, possiamo dire che in generale dopo la sesta settimana i livelli ormonali si normalizzino. Bisogna essere pazienti.
Ecco qualche suggerimento per far fronte al periodo post-partum
- Riserva ogni giorno un po’ di tempo da condividere con il tuo partner: abbracci, carezze e tenerezze vi aiuteranno a sentire sempre più la vicinanza fisica.
- Se pensi che il tuo compagno si senta trascurato parlane con lui, sii sincera, cerca di fargli capire cosa senti e ascolta sempre ciò che prova lui. Ti aiuterà a evitare confusione e incomprensioni e a diminuire la distanza che potrebbe essersi creata.
- Se senti dolore durante la penetrazione vaginale utilizzate un lubrificante adatto. Ma se il dolore persiste consulta il tuo ginecologo.
- Sii paziente, la tua vita e il tuo corpo sono cambiati: tutto tornerà alla normalità, ma ci vorrà un po’ di tempo.