Il panico notturno nei bambini si verifica quando il bambino durante una fase di sonno profondo si sveglia parzialmente e grida. Questo stato può durare da pochi secondi fino a qualche decina di minuti.
In generale si manifesta tra i 3 e i 10 anni, e durante il pavor nocturno il bambino può alzarsi, sedersi, agitarsi, muoversi o gridare ad alta voce. In questi momenti il bambino sembra inconsolabile. Alcuni studi hanno riscontrato una predisposizione genetica al panico notturno.
Non è necessario però allarmarsi troppo, il disturbo in generale scompare nel tempo, nel caso in cui questi episodi siano molto ravvicinati o mettano a rischio l’incolumità del bambino, è meglio consultare il pediatra.
Cosa fare:
– rispettare una routine del sonno, come ad esempio avere orari regolari di addormentamento e risveglio
– ridurre lo stress quotidiano che potrebbe riversarsi sul bambino
– evitare di svegliare il bambino nel corso di un episodio di pavor nocturno, provate invece a tranquillizzarlo con un tono di voce rassicurante e basso accarezzandolo dolcemente
– non raccontare al bambino cos’è successo la notte precedente, lui non ricorderà nulla e potrebbe essere un ulteriore motivo di ansia.
Qual è la differenza tra panico notturno e incubo?
Il panico notturno si manifesta durante le prime ore del sonno, quando il bambino sta dormendo profondamente, gli incubi tendono ad accadere nella seconda metà della notte, durante la fase REM.