I bambini, specie i più piccoli, possono non avere una percezione del tempo ben definita: possono ripetere lo stesso gioco per ore o stancarsi dopo pochi secondi; possono non aver voglia di sedersi a tavola agli orari dei pasti e, al contrario, voler mangiare la stessa merendina a tutte le ore!

Eppure, nonostante la loro innata “anarchia”, i nostri bambini hanno bisogno di una routine per sentirsi al sicuro, per essere in grado di anticipare ciò che sta arrivando e, quindi, per garantire una prevedibilità rassicurante nelle loro vite. Ma attenzione: routine non significa “rigidità”! Perché, come avrai già imparato, c’è una grande qualità che ogni genitore deve possedere: la capacità di sapersi adattare ed essere flessibile. 

La routine per i bambini senza rigidità

È meglio pianificare una routine pensando alla sequenza di passaggi da compiere piuttosto che guardare il tempo per assicurarsi di rispettare il programma. Ora ti spieghiamo meglio 🙂

Probabilmente pensi che spesso che la tua giornata da quando c’è il bebè non abbia più un ordine preciso, ma se ci rifletti, ti accorgerai che ci sono dei momenti che si ripetono sempre allo stesso modo: 

  • Sveglia
  • Si gioca tranquilli in salotto
  • Programma televisivo preferito
  • Finalmente il bimbo accetta di fare colazione
  • Passaggio in bagno per l’igiene del matitno
  • Ci si veste… con lentezza o rincorrendo il piccolo per casa
  • Si gioca di nuovo, si corre per casa, si guarda la tv o il tablet, si balla…
  • Pranzo: un po’ di storie prima della pappa e qualche piccolo pianto
  • Pisolino pomeridiano
  • Giochi, televisione e coccole con mamma e papà
  • Cena
  • Bagnetto
  • Piccoli giochi a letto
  • Una favoletta
  • Nanna

Visto? In realtà i passaggi della giornata sono più o meno sempre quelli: quelli più importanti da rispettare sono quelli dei pasti principali, della sveglia e della nanna.

L’importanza del riposo

Conosciamo ora quindi la sequenza senza necessariamente essere rigidi riguardo al momento in cui questa o quella attività dovrebbero svolgersi. Ci possiamo ora concedere anche qualche libertà in più:  ad esempio, per i bambini che conoscono già la routine dell’asilo nido, perché non offrire loro un weekend rigenerante dando libero sfogo alla loro immaginazione con giochi più creativi?

L’importante è imparare a conoscere il tempo che il bimbo impiega per stancarsi e quando necessita di un riposino per recuperare le forze: a quel punto però dovremo stare attenti a non lasciare che il pisolino pomeridiano duri troppo, per non incorrere poi nel rischio che il bambino non voglia andare a letto la sera nell’orario più consono alla sua età.

Per non incorrere in errori, non far addormentare il piccolo oltre le quattro del pomeriggio, altrimenti l’ora della nanna si sposterà più tardi.

L’imprevisto

Come accade normalmente, l’imprevisto è sempre possibile: gli eventi inaspettati, che cambiano la routine dei bambini, possono essere destabilizzanti, persino frustranti. Il primo passo è quello di cercare di comprendere lo stato d’animo del bambino: riconosciamo le sue emozioni e aiutiamolo a identificarle e ad esprimerle.

Quindi, aiutiamolo nella ricerca di soluzioni, trovando spunti positivi anche nell’imprevisto o rendendo l’inatteso più piacevole.

Un giocattolo si è rotto? Proviamo a ripararlo in modo creativo o mostriamo al bambino che ora il suo giocattolo è ancora più speciale!

Papà è impegnato col lavoro e non può giocare? Prepariamo insieme al piccolo un disegno da regalare a papà e appendere al frigo!

E quando la fantasia non ci aiuta, ricordiamo al bambino che c’è sempre tempo per recuperare e che basta avere un po’ di pazienza. Lascia poi che sia lui a dar libero sfogo alla sua creatività e che trovi il modo pian piano di gestire l’attesa, la pazienza e anche qualche piccola delusione 🙂