Non diciamoci bugie: tutti abbiamo paura.

Paura del buio, dei ladri, della solitudine.
Di essere traditi, lasciati, derisi.
Dello sporco, degli insetti, dei topi.
Dei ragni, dei piccioni, di guardare sotto il letto di notte.

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Perché se noi, che siamo adulti, abbiamo degli scheletri nell’armadio, non dovremmo comprendere e aiutare a superare (per quanto possibile) le prime paure del nostro bambino?

Le prime paure del nostro bambino

Le prime paure del bambino possono essere tante e diverse e tutte, ugualmente, spaventose.

Ci sono  bimbi che hanno paura dei mostri, del buio, dei fantasmi. Di fare la capriola, lo scivolo, di cadere dall’alto. Chi soffre di vertigini, chi di claustrofobia. C’è chi ha timore degli altri bimbi, chi non vuole dormire da solo. Chi ha orrore degli insetti, dei ragni, delle rane, dei cani.

Non importa quale sia la paura di vostro figlio, ciò che conta è cercare di aiutarlo a superarla o, perlomeno, a conviverci senza soffrire troppo.

Consigli per affrontare le prime paure

Ecco 5 consigli utili (spero) per cercare diaffrontare (e se possibile superare) le prime paure del bambino:

Ascoltatelo.

Prima di giudicare infondato, sciocco o insensato ciò che spaventa vostro figlio, ascoltatelo. Può essere che abbia paura del buio perché ha visto un brutto cartone, dell’uomo nero perché la nonna lo ha nominato troppo spesso, dell’altezza perché è caduto o degli insetti perché fanno (oggettivamente) schifo.
Non importa. Ciò che conta è ascoltarlo, far sì che si senta capito.

Non prendetelo in giro.

L’atteggiamento più sbagliato che si può assumere è prendere in giro un bambino che ha paura. Perché dovreste deriderlo nel momento in cui lui ha più bisogno di essere consolato? E’ vero che le paure sono, molto spesso, irrazionali, ma non irreali.

Consolatelo.

Trovate un modo per asciugare le sue lacrime, abbracciatelo forte. Tenetelo stretto stretto contro il petto e sussurrategli che poi passa. Che tutti abbiamo paura, ma che la paura si può vincere. Giorno dopo giorno va combattuta e affrontata. E se proprio non si può sconfiggere possiamo imparare a conviverci.

Raccontategli una cosa che vi spaventa.

Non mi dite bugie. Io lo so che anche voi avete paura di qualcosa. Che siano gli insetti o l’altezza non conta. C’è qualcosa che temete e con gli anni avete imparato a tenerlo sotto controllo, a superarlo, a conviverci. Siate onesti con vostro figlio e raccontategli come avete fatto. Sapere che anche i grandi possono avere delle debolezze lo aiuterà a sentirsi meno inadeguato e gli darà più coraggio.

Incoraggiatelo a non demordere.

Se coloro che dovrebbero credere di più in lui, ovvero mamma e papà, gli diranno non ce la farai mai, non crescerai mai, non capirai mai, lui si fiderà di voi, vi crederà e fallirà certamente. E invece tutti possiamo riuscire a migliorarci. Basta non demordere.

Solo con la costanza riusciremo a superare quel panico che ci stringe lo stomaco prima di un tuffo dall’alto, a smettere di trattenere il fiato in una stanza troppo affollata e stare a occhi stretti e cuore impazzito nel buio della nostra camera da letto.

Per convincerci che davvero ce la possiamo fare.
Davvero possiamo superare questo grande buco nero che è la nostra paura perché come dice Martin Luter King “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.”

 

Precisazione finale:

Ovviamente questo discorso vale per tutte le paure tranne quella delle falene o degli insetti in generale. No dai, sinceramente, sono orribili e soprattutto TENETELI LONTANO DA ME.
In questo caso la mia soluzione alla mia paura più grande è urlare a squarciagola in cerca di aiuto. Prima o poi qualcuno arriverà, se non altro per farmi smettere…