Cogenitorialità: il ruolo del papà 

Che differenza può fare un papà supportivo

Lo sapete che il vostro esserci fin da subito ed in maniera attiva nella gestione del neonato ha un enorme impatto sulla salute materno- neonatale a breve e medio termine?

Alcuni studi condotti proprio dal Dr A. Volta (pediatra) hanno dimostrato come un papà presente, informato e supportivo nella gestione e nelle prime cure del neonato, possa fare grande differenza nell’esito dell’allattamento al seno, nella regolazione emotivo- affettiva del neonato e nella regolazione del tono  e dell’umore materno.

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Un papà che si prende cura del piccolo, che aiuta ed incoraggia la propria donna con parole d’affetto e gesti concreti aumenta la possibilità che la madre allatti in maniera esclusiva al seno e per una durata maggiore. La sua presenza accudente e vicina con il piccolo gli permette di regolarsi più facilmente sui bisogni del neonato, di intuire le sue esigenze e di entrare nel suo nuovo linguaggio costruendo preziose competenze paterne. Inoltre, le donne che allattano al seno e hanno un compagno presente, attivo nella relazione di cura, hanno meno probabilità di andare incontro a disturbi depressivi nel post-partum.

Insomma, tutto funziona meglio per la famiglia quando ci si sente partecipi, utili pedine di un gioco di squadra e protagonisti di uno dei tempi più intensi della vita famigliare!

Cogenitorialità: come cambia un papà accudente

Non è tutto! Chiedere al padre di fare il padre fin da subito non è utile solo alla diade madre- bambino, ma apporta benefici anche al padre stesso.

Molti studi hanno dimostrato come nel papà si verifichino una serie di cambiamenti neuro- endocrini quando implicato nella relazione di cura tanto maggiori, quanto più precoce è il suo essere parte attiva con il neonato.

Se non è così scontato sentirsi improvvisamente “madre” per chi ha portato in grembo il suo piccolo, lo ha partorito accogliendolo dentro di sé e magari lo nutre tramite il suo stesso corpo, immaginiamo quanto possa essere più difficile e complesso sentirsi realmente “padre” di un piccolo sconosciuto.

Ebbene, la Natura ha escogitato dei semplici trucchi per assicurarsi che si crei questa relazione vincente e necessaria per la sopravvivenza della specie.

Quando un papà entra in contatto con il proprio neonato tenendolo in braccio, odorando la sua pelle, toccando le sue manine ed incrociando il suo tenero sguardo si mettono in moto in lui dei cambiamenti neuro- endocrini che gli permettono di accendere aree nuove del cervello per prendersi cura del cucciolo. Il contatto, la vicinanza fisica e l’attivazione di tutti i sensi fanno sì che nel padre aumenti il rilascio di alcune sostanze magiche, come prolattina, ossitocina ed endorfine.

Prima il papà metterà in atto questi comportamenti di cura nei confronti del piccolo, prima ed in quantità maggiore sperimenterà questi cambiamenti neuro- endocrini che lo faranno sentire più vicino al suo piccolo e prima inizierà a costruire la relazione con il suo bambino, relazione che si consoliderà sempre di più nell’arco di tutta la vita.

Piccoli insegnamenti pratici per mamme e papà

Avete quindi scoperto, care mamme e cari papà, quanto sia prezioso per il vostro piccolo ma anche per voi stessi che, nella cura del neonato entrino in campo fin da subito sia mamma che papà.

Come possiamo fare per proteggere questo delicato equilibrio e far sì che tutte queste meravigliose trasformazioni vengano messe in atto?

Spunti pratici per facilitare mamma e papà

  • Appena nato il vostro piccolo, praticate lo skin to skin sia con la mamma che con il papà per almeno 2 ore : è una pratica che richiede di porre il neonato a diretto contatto con la pelle materna e/o paterna appena dopo la nascita, anche dopo taglio cesareo!
  • Tenete il vostro piccolo nella stessa stanza in cui siete voi: si chiama room-sharing.
  • Rispondete ai suoi bisogni senza lasciarlo piangere deliberatamente, cercando di immedesimarvi in lui.
  • Lasciate che il papà tenga in braccio il piccolo fin da subito.
  • Incoraggiate momenti a tu per tu papà- neonato
  • Proponete la fascia porta bebè fin da subito con il papà: aumenta il contatto benefico papà- neonato e le competenze paterne.
  • Lasciate che il papà si occupi del cambio pannolino o del bagnetto in autonomia.
  • Fidatevi delle sensazioni e delle informazioni che riporta il papà: il punto di vista maschile e femminile spesso è molto diverso ed è utile tenere insieme le due visioni.
  • Proponete un massaggio dolce al neonato: aiuterà a consolidare la vostra relazione costruendo momenti di profondo relax.
  • Utilizzate dopo la nascita tutti i giorni di congedo parentale di cui potete usufruire: è questo il periodo più sensibile in cui c’è grande bisogno della vostra presenza!

Ogni bambino che viene al mondo porta con sé un bagaglio di emozioni, esigenze ed esperienze nuove. L’aspetto più affascinante dell’essere genitori è quello di entrare in relazione con lui, senza aspettative o pre-concetti, lasciandosi guidare dall’istinto e custodendo dolci momenti di tenerezza che costruiranno la vostra e la sua memoria profonda per tutta la vita.

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Articolo redatto dalla Dottoressa Ostetrica Maria Chiara Alvisi, specializzata in allattamento e nella salute del pavimento pelvico. Donna, moglie e mamma di 3 bambini