In Italia i contributi alle famiglie sono diversi, articolati e spesso dipendono dal reddito famigliare o dal luogo di residenza. Ma ci sono anche degli aiuti, come il “bonus mamma domani”, che vengono erogati senza alcun vincolo di reddito. Vediamo in dettaglio.

Bonus bebé (bonus 80 euro)

Istituito nel 2016, si tratta di un bonus pari ad 80 euro mensili che viene erogato per tre anni alle famiglie che presentano un reddito ISEE inferiore a 25mila euro. L’ISEE è un indicatore della situazione economica famigliare e si ottiene rivolgendosi a CAF o patronati, oppure compilando l’apposito modello telematico, denominato DSU, sul sito INPS.

Per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 7mila euro, il contributo economico sale a 160 euro mensili, sempre per i primi tre anni di vita del bambino.

Il bonus è dedicato ai nuovi nati tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017.

La domanda per il bonus può essere fatta direttamente sul sito INPS, chiamando il numero numero verde INPS 803.164 oppure attraverso CAF o patronati (queste modalità di domanda sono valide anche per tutti i bonus che verranno illustrati nei paragrafi successivi).

Bonus mamma domani

In questo caso parliamo di un bonus una tantum di 800 euro versato in un’unica soluzione. Il bonus riguarda tutte le mamme e le future mamme, senza alcuna distinzione di reddito.

La domanda può essere fatta a partire dal settimo mese di gravidanza ed è in vigore dal 1° gennaio 2017.

Bonus asili nido

Anche in questo caso non abbiamo limiti di reddito per ottenere il bonus di mille euro annui, per un massimo di tre anni, a sostegno delle spese per la frequenza di asili nido.

Il bonus può essere richiesto per i bambini nati a partire dal 1° gennaio 2016.

Voucher asili nido e babysitter

I voucher babysitter o asili nido, riguardano le mamme ch rinunciano in tutto o in parte alla maternità facoltativa (quel periodo di congedo fino a 6 mesi che segue la maternità obbligatoria).

L’importo erogato ammonta ad un massimo di 600 euro al mese per un massimo di mesi e l’importo potrà essere speso per il pagamento delle rette degli asili nido (purché il nido in questione sia iscritto agli elenchi INPS) o del compenso di una babysitter.

Attenzione! Il voucher, a differenza degli altri bonus, viene erogato fino ad esaurimento fondi. Occorre dunque affrettarsi.

Assegno nucleo famigliare

L’assegno per il nucleo famigliare consiste in un’integrazione allo stipendio da lavoro dipendente, varia di anno in anno e viene erogato se non si superano determinate soglie di reddito. Per sapere se hai diritto a questa integrazione del reddito, il nostro consiglio è quello di rivolgerti all’ufficio del personale del tuo datore di lavoro, ad un consulente del lavoro, ad un CAF oppure direttamente all’INPS.

Interventi a livello locale

Esistono delle forme di sostegno al reddito delle famiglie con figli anche a livello locale. Alcuni comuni italiani ad esempio, hanno istituito un assegno di maternità per le mamme disoccupate.

E’ quindi opportuno recarsi comunque presso il proprio comune di residenza, oppure rivolgersi ad un CAF per avere il quadro completo delle opportunità messe a disposizione dalle istituzioni.