Oddio e se soffoca! Questo orribile pensiero abita la mente di qualsiasi genitore ancor prima di diventare genitore. Cosa temono mamma e papà e in che modo possono tranquillizzarsi?
Nanna
La nanna è la prima causa d’ansia per i genitori. Sia che il bambino dorma sia che non dorma. Perché, dite la verità, avete passato mesi a desiderare che finalmente il pargolo la smettesse di svegliarvi 40 volte a notte e poi altrettanto tempo a svegliarvi voi 40 volte a notte, per controllare che il piccolo respirasse ancora. Io lo faccio, tutte le notti in cui il mio bimbo di 15 mesi ci concede una tregua, passo la notte a vegliare sul suo lettino per monitorarne la respirazione.
Soluzioni? Direi palliativi. Come i cuscini con dei fori per far passare l’aria anche nel caso in cui il piccolo si giri faccia in giù nel lettino.
Cibo
La paura per il soffocamento è nemica dello svezzamento, la rima non era voluta. Capita addirittura di posticipare in maniera innaturale l’approccio del piccolo ai cibi, per paura che soffochi con un pezzetto di troppo. Chiaramente non è un pericolo da sottovalutare, ma al primo colpo di tosse ho visto un padre mezzo morto soffocato dalla paura per il piccolo che però stava gestendo alla grande la cosa.
Insomma cerchiamo di osservarli e di adeguare le dimensioni del cibo alle loro capacità di masticare e deglutire, perché i piccoletti ci parlano anche quando non sanno parlare e ci dicono cosa è meglio per loro. E ad un certo punto vorranno una fetta di pizza anziché la sbobba.
Giocattoli
Se avete un solo figlio passate al punto successivo. Con un figlio solo è facile, i giochi sono i suoi e possiamo in qualche modo “filtrare” gli oggetti pericolosi.
Ma se i figli sono due o più il gioco, appunto, si fa duro. Perché se hai un neonato e un quattrenne come me, non tutti i giochi sparsi per casa sono anti soffocamento: dalle sorpresine degli ovetti alle costruzioni sempre più minute. Dura, durissima monitorare il tutto. Un consiglio che mi sento di dare è quello di educare il/i fratellino/i più grande/i a sorvegliare il piccolo e a raccattare sempre gli oggetti di ridotte dimensioni riponendoli fuori dalla sua portata. Con un lavoro di squadra si possono limitare i danni.
Varie ed eventuali
Non esistono soltanto cibo e giocattoli. La casa è piena di oggetti di uso comune troppo piccoli e a rischio di essere ingurgitati da un esserino che sta esplorando il mondo e magari è in piena fase orale.
Per questo motivo e per tutti quelli sopra citati, il mio consiglio migliore è quello di iscriversi e frequentare un corso di disostruzione pediatrica: io stessa mi rimprovero per non averlo ancora fatto.