Le paure di una mamma quando il bimbo si ammala

I primi malanni sono quelli che spaventano di più la mamma.

“Cosa faccio?” È la prima domanda agghiacciante che ti poni appena misuri la febbre per la prima volta al tuo bimbo e vedi 39°C! La febbre spaventa, pensiamo subito alle convulsioni e ci assale il senso di paura.

Inoltre, chissà perché, i malanni arrivano sempre o di notte o durante il weekend, quando la pediatra è irraggiungibile. Spesso la paura ci assale e talvolta finisce per generare una percezione errata delle condizioni di un bambino. Ciò non solo porta a una diagnosi errata, ma produce anche estrema ansia e preoccupazione.

LEGGI ANCHE: Malanni e bambini: le prime disavventure

Affidati al tuo pediatra

La caratteristica negativa di questo stato (e che prima o poi ci tocca tutti come genitori) è che può facilmente sfociare nell’ipocondria: quasi senza accorgertene comincerai a pensare “Mio figlio è malato, non so cosa fare!” o “Se un dottore non lo vede immediatamente, può accadergli qualcosa di fatale”.

Il primo, forse l’errore peggiore in cui puoi cadere, è cercare i sintomi su Internet. In nessun modo dovremmo farlo, poiché è impossibile ottenere una diagnosi accurata “analizzando” solo i sintomi di un bambino. Il pediatra di solito considera molti altri fattori per trovare una risposta: stile di vita, cibo, attività, ambienti che frequenta, ecc. Ciò senza contare, inoltre, la possibilità di richiedere analisi più precise come sangue, urine o radiografie.

Ricorda sempre che la tua ansia e angoscia possono generare preoccupazione nel bambino, fino anche ad instillare una paura che prima non provava. È importante, quindi, stare attenti alle parole e alle espressioni davanti al tuo piccolo. Ogni situazione deve essere gestita con totale cautela.

LEGGI ANCHE: La vita familiare quando il bambino è malato

Mantieni la calma

La prima raccomandazione – e la più importante – è dunque quella di mantenere la calma. Se non lo facciamo, oltre a generare paura nel bambino, stiamo trasmettendo un cattivo esempio. Ricorda: il bambino ti osserva e impara dalle tue azioni. Se non ti comporti con calma, gli insegnerai a perdere il controllo di fronte alle avversità.

Osserva il bambino: se è sveglio, sereno, parla e gioca, non è sicuramente moribondo! Segni allarmanti sono sempre un eccessivo sopore e il non reagire a noi mamme che lo chiamiamo o chiediamo semplici informazioni.

La ricerca di informazioni sul Web – ripetiamolo insieme –  è un errore gravissimo. Ancora peggio se viene seguito un tipo di trattamento che non è correttamente indicato da un professionista che ha esaminato il bambino malato.

Non prendere iniziative senza aver consultato un medico

Un’altra pratica estremamente pericolosa è l’automedicazione. D’altra parte, è essenziale consultare il pediatra se i sintomi persistono per un certo tempo o se sono intensi. Fatto ciò, prova a seguire la prescrizione alla lettera. Non è utile portare dal pediatra il tuo bimbo per poi diffidare o ignorare le sue indicazioni.

Ricorda sempre che di notte e nei giorni festivi è attiva la Guardia Medica, a cui puoi rivolgerti sia telefonicamente che fisicamente per una visita di urgenza. Nei casi più gravi, c’è sempre il Pronto Soccorso.

Inoltre, non trascurare la prevenzione. Il modo migliore per curare le malattie è evitarle: assicurati di avere l’abitudine di un’alimentazione sana e di seguire le principali norme igieniche, come quella di lavarsi bene le mani. A volte basta veramente poco per evitare i malanni più fastidiosi 😉

Paola Agostini