A volte pensiamo che alcuni argomenti siano troppo complessi per poterli spiegare a un bambino. Io credo però che, quando nostro figlio ci fa una domanda, sia giusto rispondere.
Qualunque sia il tema.

Ma come spiegare a un bimbo la notte di San Lorenzo?

Una notte magica, durante la quale i nostri occhi si alzano all’insù, a scrutare con speranza il cielo, con un unico grande desiderio: vedere almeno una stella cadente. Almeno una.

A guardare il cielo stellato ti senti crescere dentro tante domande.
Forse lassù c’è un pianeta con altri esseri viventi?

La terra è solo un piccolo pianeta nell’universo?
E l’universo dove finisce?
Cosa significa universo senza fine?

E le stelle cosa sono esattamente?
E le stelle cadenti allora?

Potremmo avventurarci in una spiegazione scientifica sulle stelle cadenti, qualcosa del tipo: “Ci sono questi minuscoli pezzetti di polvere e roccia che cadono dallo spazio verso la terra e bruciano, lasciando una scia luminosa. Ed è quella che noi guardiamo estasiati esclamando c’è una stella cadente!”.

Oppure potremmo usare altre parole.
Parole meno ancorate alla realtà e più al sogno.

Ecco cosa direi a mio figlio:

Le stelle cadenti sono sogni non ancora avverati.
Ogni volta che ne vedi cadere una, esprimi fortissimo un desiderio e non dirlo a nessuno, ma proprio nessuno eh! Perché magari si avvera, se lo desideri tanto.

Sono piccoli pezzi di stelle che muoiono, ma non essere troppo triste perché la morte non è per forza una cosa brutta. Può anche essere un saluto dolce, certo malinconico, ma affettuoso, che lascia dietro di sé una scia luminosa con tanti ricordi felici.

Sono le lacrime del cielo, perché tutti, ma proprio tutti, anche quelli che ti sembrano dei duri, ogni tanto piangono. E non c’è niente di male. Proprio niente.

Sono tutti i desideri non ancora avverati dei bambini  e tutte le loro risate più belle.

Sono il motivo per cui non bisogna mai perdere la speranza. Mai perdere la speranza, mi hai sentito amore?

Le stelle cadenti sono meravigliose e magiche perché ci permettono di stare qui, ora, io e te a occhi all’insù, a scrutare il cielo con la speranza che ne cada una per poter esprimere un desiderio insieme.

Che cosa sono esattamente lo puoi capire poi, crescendo, o forse puoi anche non capirlo mai davvero del tutto. Non importa, ciò che conta è che i nostri occhi, i miei e i tuoi, sappiano guardare in alto insieme e che i nostri cuori sappiano sperare ancora vicini, ecco così, mano nella mano.

Giorno dopo giorno.”

E come dice  D.H. Lawrence a proposito delle stelle “Non serve a niente dirmi che è una roccia senza vita là nel cielo! So che non è così.”

Buona notte di San Lorenzo, vi auguro di vedere tantissime stelle cadenti e di avere, per ognuna, un desiderio da esprimere!

Valentina Gattei