Il periodo post-parto è una fase di recupero in cui tutti gli organi ritornano allo stato pre-gravidanza. È comunemente chiamato puerperio o quarantena, perché si stima che il pieno recupero dopo la gravidanza è di circa 6 settimane, 40 giorni.

Quali cambiamenti si verificano nel periodo post-partum?

Per evitare complicazioni, ogni neo mamma dovrebbe fare particolare attenzione ad alcuni aspetti, vediamoli nello specifico.

  • Cambiamenti d’umore: nel post-partum gli ormoni possono causare cambiamenti di umore importanti. Un po’ di tristezza e di ansia può essere normale, ma se il malessere persiste più a lungo di un paio di settimane è meglio parlarne con il medico.
  • Il pavimento pelvico: durante la gravidanza, la pressione del bambino sul pavimento pelvico può provocarne un indebolimento che nel post partum potrebbe portare ad incontinenza urinaria, in special modo  se durante il travaglio ci sono state lacerazioni o un’episiotomia. Questo è un problema che la maggior parte delle volte si risolvono spontaneamente. Per accelerare la ripresa, le puerpere dovrebbero rafforzare il più possibile la muscolatura pelvica, con gli appositi esercizi che possono essere consigliati dal ginecologo, come gli esercizi di Kegel.
  • Episiotomia Cura: lavare i vostri punti con acqua e sapone almeno una volta al giorno e ogni volta che si va di corpo. È importante che i punti siano puliti e asciutti.
  • Involuzione uterina: dopo il parto l’utero comincia a regredire, contraendosi per ritornare alle precedenti dimensioni. Durante questo processo sono comuni dolori di tipo crampiforme. Nell’addome si noterà una pallina dura che si riduce via via col passare dei giorni.
  • Lochiazioni: sono perdite ematiche che durano circa 3-4 settimane. Inizialmente sono abbondanti e di colore rosso vivo, dopo la prima settimana cominciano a ridursi progressivamente, assumendo un colore rosato e un aspetto “sieroso”, fino a cessare del tutto. È importante evitare l’uso di tamponi interni perché la tua mucosa vaginale è vulnerabile alle infezioni che questi potrebbero favorire.
  • Allattamento: già a partire dai primi mesi di gravidanza, inizia una modesta produzione di liquido giallastro chiamato colostro. Il colostro viene prodotto per i primi 3-4 giorni dopo il parto ed è caratterizzato dall’elevato contenuto di proteine e sali minerali e, invece, basso contenuto di lattosio e grassi. nei giorni successivi inizia la produzione del latte con la montata lattea, caratterizzata da turgore e congestione delle mammelle, aumento della temperatura locale e sensazione di tensione.
  • Problemi circolatori: durante i primi giorni successivi alla gravidanza si possono gonfiare gambe e caviglie, per questo è importante iniziare a muoversi e a camminare al più presto.
  • Anemia: è comune dopo la perdita di sangue al momento del parto. Se questo si verifica affidarsi al proprio medico per trovare la soluzione ideale.
  • Sesso: La ripresa dei rapporti sessuali è un momento importante per la neo-mamma. Dopo il parto, sia vaginale che cesareo, di norma si consiglia di attendere un periodo variabile fra uno e tre mesi, almeno per consentire alla cervice dell’utero di chiudersi completamente ed evitare l’eventualità di un’infezione In ogni caso, meglio utilizzare un lubrificante perché in questa fase la lubrificazione naturale si riduce.