Al termine della gravidanza, subito dopo il parto inizia una fase molto importante chiamata puerperio. Tecnicamente,  il puerperio comincia con l’espulsione della placenta e finisce nel momento in cui le nostre ovaie ricominciano la loro regolare attività, in genere questo periodo dura dalle 6 alle 8 settimane. Questa fase però può allungarsi se si allatta al seno, in questo caso infatti le mestruazioni tarderanno a tornare a causa della produzione della prolattina.

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La prolattina è l’ormone che ci fa produrre il latte e contemporaneamente blocca l’ovulazione. La suzione del bambino ne stimola la produzione, quindi fintanto che si allatta in modo esclusivo la probabilità di restare incinta è di circa il 2%.

L’allattamento al seno esclusivo (senza acqua, succhi, latte artificiale, alimenti solidi o altri tipi di alimento) comporta una diminuzione consistente della probabilità di rimanere incinta durante i primi sei mesi di vita del bambino, perché fa ricominciare più tardi l’ovulazione e il ciclo mestruale.

Tuttavia non è  sempre così:  è infatti possibile che nonostante le mestruazioni non siano tornate, la neomamma ovuli ugualmente. Ciò accade se l’intervallo tra una poppata e l’altra è maggiore di 6 ore (ad esempio nelle ore notturne), in questi casi il livello di prolattina nell’organismo può diventare troppo basso per impedire il normale ciclo di ovulazione.

È quindi possibile rimanere nuovamente incinta se non si utilizzano precauzioni, per evitarlo affidatevi al vostro ginecologo che vi potrà prescrivere degli anticoncezionali indicati per questo periodo. Al termine dell’allattamento al seno, potrete tornare ad utilizzare lo stesso metodo contraccettivo che si impiegava prima della gravidanza.