È uno dei momenti che caratterizzano i primi giorni dopo la nascita del proprio bambino in ospedale. Un’emozione,  quella del primo bagnetto, spesso condivisa da mamma e papà che faticano a trattenere il timore di fare qualcosa di inappropriato.

Il bagnetto può essere un vero e proprio rituale di coccole per genitore e bambino, come ci spiega Gabriella Di Gregorio, ostetrica ospedaliera da circa 12 anni al fianco delle mamme nei corsi di accompagnamento alla nascita, sala parto e puerperio. Mamma di due bambini e ostetrica per passione lavora al fianco delle neo mamme per aiutarle a vivere la maternità con naturalezza e fiducia in se stesse.

1) Il primo bagnetto: quando?

Ancora oggi il primo bagnetto, in qualche struttura ospedaliera, viene proposto troppo presto, quando esistono alcune buone ragioni per ritardarlo. Vediamole insieme.

Come si può notare alla nascita, il bambino è ricoperto di una sostanza biancastra, che ricorda la cera. Questa sostanza si chiama vernice caseosa e ne protegge la pelle  durante la fase di costruzione del sistema immunitario. Studi recenti hanno dimostrato che la vernice caseosa possiede proprietà antibatteriche e anti micotiche, sarebbe quindi bene non rimuoverla troppo precocemente.

La nascita è già di per sé un evento traumatico per il piccolo: vede la luce del giorno per la prima volta, respira e deve adattarsi a quello che sta succedendo. Meglio, allora, lasciare il neonato accanto alla mamma e rimandare il bagnetto di qualche ora, addirittura di qualche giorno se possibile, anche se questa purtroppo rimane una scelta dettata dalla struttura in cui si decide di partorire.

Inoltre la temperatura del neonato è ancora instabile, si raffredda facilmente: il posto migliore in cui tenerlo è sulla pancia della mamma che in questo modo lo riscalda.

Infine, ultimo motivo, dopo la nascita il piccolo è guidato dal proprio olfatto per capire dove si trova e cosa deve fare. Lavandolo immediatamente si rischia di fargli perdere il proprio repere olfattivo, cosa che va a interferire con il processo di ricerca del seno materno.

2) Siamo a casa: cosa facciamo?

Il primo bagnetto può essere praticato tranquillamente anche se il moncone del cordone ombelicale non si è ancora staccato, l’importante è asciugarlo con cura e tenerlo pulito. Non facciamoci spaventare dal pianto del neonato: i piccoli completamente nudi si sentono persi e lo manifestano piangendo a squarciagola. A loro piace essere avvolti e potrebbero volerci diversi giorni prima che apprezzino la carezza dell’acqua calda sul corpo.

Parlate al vostro bambino in tono rassicurante, toccatelo con gesti lenti e delicati e abbiate pazienza!

Prepariamoci: togliamo bracciali e orologio, la presa della mano nuda è sempre più gradevole sul corpo del piccolo ed eviteremo fastidiosi graffi accidentali. Laviamoci le mani, portiamo in bagno tutto ciò di cui avremo bisogno e riempiamo la vaschetta di circa 1/3. In ultimo svestiamo il piccolo: scopriamo il piccolo e puliamo la zona del pannolino con una faldina  di cotone idrofilo imbevuta di detergente senza risciacquo. In questo modo eviteremo di inquinare l’acqua del bagnetto.

Non insaponiamo da subito il bambino, ma pensiamo a farlo rilassare, ad esempio lo si può cullare dolcemente immerso nell’acqua sostenuto dall’avambraccio, bagnando delicatamente la testa. Serve a indurre un rilassamento profondo e fargli apprezzare i benefici dell’acqua.

Solo in ultimo, poco prima dell’uscita dalla vaschetta, insaponiamolo.

3) Testa e capelli, nasino, unghie e culetto: come procedere?

Incominciamo a insaponare il capo per poi passare al resto del corpo. Non dimentichiamo le pieghe del collo, delle orecchie, le dita delle mani e dei piedini ed in ultimo la zona genitale. Sciacquiamo il bambino accuratamente quindi asciughiamolo tamponandolo con un ampio telo. Facciamo attenzione alle pieghe del corpo che vanno accuratamente asciugate per evitare che macerino. Questo è un ottimo momento per tagliare le unghiette del piccolo che saranno più morbide.

Fate attenzione alla pulizia degli occhi. Utilizzate della soluzione fisiologica in flaconcini monodose e delle garzine sterili procedendo dall’interno verso l’esterno, evitate di utilizzare la stessa per entrambi gli occhi.

Non usate bastoncini in cotone per la pulizia delle orecchie. Sarà sufficiente che l’acqua le bagni durante il bagnetto, successivamente asciugatele delicatamente con una garzina.

4) Quale temperatura per l’acqua?

36°-37 ° per l’acqua, 22°-23° per la stanza.

5) Bagnetto in vasca o vaschetta?

È possibile scegliere una vaschetta che possa essere posizionata sulla vasca da bagno. Non sarete così costretti in posizioni scomode e risulterà molto comoda da svuotare.

Non utilizzate mai la vasca di casa. La riserveremo ai mesi successivi quando il bambino sarà cresciuto, la durata del bagnetto si sarà allungata e sarà in grado di stare seduto eventualmente utilizzando dei giochini.  Non dimentichiamo la questione sicurezza. Nella vasca grande  è più facile che il bambino vi scivoli dalle mani.

6) Bagnetto: con quale frequenza?

Per le prime settimane sarà sufficiente un bagnetto della durata di 5-8 minuti. È sconsigliato effettuare il bagnetto tutti i giorni. L’acqua del rubinetto risulta troppo dura e aggressiva per la pelle delicata del neonato. Rischieremmo  di creare secchezza della cute asportando il normale film idrolipidico che la pelle produce da sé.

A voi la scelta se farlo al mattino o alla sera. Deve essere un momento comodo per la mamma. Resta valido il consiglio di utilizzare il bagnetto come metodo di rilassamento. L’acqua calda ha ottimi poteri distensivi ed effettuato alla sera scioglierà le tensioni accumulate durante il giorno, conciliando il sonno.

Molte mamme però preferiscono praticare il bagnetto al mattino approfittando del fatto che il piccolo è generalmente più sveglio. Non è certo il caso di un cucciolo di pochi giorni, possiamo quindi decidere in che momento fare il bagnetto anche in funzione dell’età del piccolo.

7) Quali prodotti utilizzare?

Vanno bene sia un sapone specifico per neonati sia un latte da bagno, preferibilmente non alcalino che rispetti il PH della pelle. Non è necessario l’utilizzo dello shampoo, che potrebbe bruciare e irritare gli occhi. Sono da evitare, soprattutto nelle prime settimane, i detergenti profumati.

Preferite le mani nude alle spugne che potrebbero diventare ricettacolo di germi e funghi, evitate il talco.

8) Bagnetto: un rituale di coccole?

Il bagnetto è un modo per rafforzare il legame mamma bimbo, un vero e proprio rituale più che una questione igienica. Evitiamo qualsiasi interferenza, concentriamoci interamente a questa pratica che, una volta presa la mano, ci porterà via solo una mezz’oretta.