Hai un figlio oppure stai per averne uno? Genitori e futuri genitori hanno una serie di opportunità, agevolazioni, da parte del Fisco. Qui parliamo di alcune di queste agevolazioni in vigore nel 2015, precisando che la Legge di Stabilità di anno in anno va a variare tali agevolazioni aggiungendone ed eliminandone alcune oppure semplicemente modificandone i parametri.

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Detrazioni per figli a carico

Sia in busta paga, per chi è dipendente, che in Modello Unico, per i lavoratori autonomi, l’essere genitore garantisce delle detrazioni sulle imposte da pagare. Questo significa che una volta determinato l’importo da pagare sulla base del nostro reddito, detto importo verrà ridotto in base al numero e all’età dei figli.

Nel dettaglio ecco le detrazioni massime possibili sul reddito annuo:

  • per ciascun figlio minore di 3 anni spetta una detrazione di 1.220 euro, tale detrazione sale a 1.420 euro se in famiglia ci sono 4 o più figli;
  • per ciascun figlio maggiore di 3 anni spetta una detrazione di 950 euro, tale detrazione sale a 1.150 euro se in famiglia ci sono 4 o più figli;
  • nel caso di figli portatori di handicap la detrazione sale a 1.620 euro per i minori di 3 anni, a 1.350 euro per i maggiori di 3 anni e ancora a 1.820 e 1.550 (rispettivamente per minori e maggiori di 3 anni) nel caso i figli siano 4 o più.

Assegni familiari

L’assegno al nucleo familiare spetta a lavoratori dipendenti e pensionati e consiste in un’integrazione del reddito mensile percepito. Il reddito del nucleo familiare deve essere inferiore ad una determinata soglia, che viene stabilita di anno in anno, e almeno il 70% del reddito familiare deve derivare da lavoro dipendente o da pensione (insomma se la coppia è composta da un dipendente e un’autonoma o viceversa, non tutti potranno accedere all’assegno).

La domanda per l’assegno va presentata annualmente al proprio datore di lavoro e si ha diritto all’assegno per i figli minorenni e per quelli maggiorenni che ancora studiano o lavorano con contratto di apprendistato.

Voucher nidi e baby-sitter

Novità del 2015. Un sostegno economico per le mamme che decidono di rinunciare in tutto o in parte alla maternità facoltativa e di rientrare al lavoro.

Ne hanno diritto le lavoratrici dipendenti e le autonome iscritte alla gestione separata. L’agevolazione può essere fruita in due modalità:

  • contributo per le rette del nido;
  • voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting.

Il contributo previsto è pari a 600 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi per le lavoratrici dipendenti, 3 mesi se la lavoratrice è iscritta alla gestione separata.

La domanda, da inoltrare entro gli 11 mesi dal termine del congedo obbligatorio per maternità, può essere fatta esclusivamente online collegandosi al sito dell’INPS e facendo richiesta dell’apposito “PIN dispositivo” che consente l’accesso a questa tipologia di servizio.

Conoscete queste agevolazioni fiscali per la famiglia? Avete altri dubbi? 

Scrivetecelo nei commenti e cercheremo di rispondere alle vostre domande!