Questa volta scendo dal “trespolo virtuale” di quella che fornisce consigli sull’essere genitori e parlo della mia esperienza di mamma. Ho due bambini e il più grande, che ha quattro anni e mezzo, ormai vive in “modalità spugna” assimilando immediatamente le abitudini degli adulti, buone o cattive che siano. E quando gli adulti si chiamano mamma e papà, l’assorbimento è ancora più rapido.

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Cattive abitudini

Cominciamo dalla parte negativa della faccenda. E per essere chiara faccio coming out: io dico le parolacce, se mi arrabbio mi partono le parolacce. È un’abitudine universalmente riconosciuta come brutta sebbene io sia molto autoindulgente su questa cosa, esattamente come il mio papà, da cui ho assorbito l’abitudine.

Però da oltre quattro anni sono mamma e sebbene io cerchi di trattenermi il più possibile (certe volte con successo altre volte fallendo), sebbene io abbia un compagno che mi tiene sotto controllo, sebbene il mio bambino sia un essere fatto al 90% di educazione e gentilezza, ogni tanto mi capita di sentirgli dire le “mie parolacce”. Ed è orribile, decisamente.

Ecco, come capita con le parolacce così capiterà con qualsiasi altra cosa, tipo il mancato rispetto delle persone più anziane, il mancato rispetto delle regole stradali e così via.

Buone abitudini

Per non lasciare l’impressione che io sia soltanto una mamma-scaricatore di porto (con tutta la stima per questi lavoratori che fanno un lavoro faticosissimo), dichiaro anche che sono molto brava a trasmettere ottime abitudini. Da quando ho scoperto di essere incinta del primo figlio, ho iniziato a rispettare i semafori in maniera ossessiva. Questo significa che mio figlio arriva a sgridare i pedoni che ci circondano ad un semaforo perché stanno tentando di passare con il rosso.

E poi c’è la raccolta differenziata. Non abbiamo mai dovuto dirgli che la carta va nel cesto della carta e la plastica in quello della plastica. È lui che osservandoci, perché i bambini ti osservano anche se non ci fai caso, ha iniziato ad imitarci e a dividere benissimo i rifiuti. E ancora, mio figlio sa che se mamma o papà devono passare l’aspirapolvere, lui deve “aspirare” per primo i suoi giochi sparsi sul pavimento.

C’è tanto lavoro da fare

E allora il consiglio è uno solo: per avere figli educati basta esserlo noi per primi. Questo significa che anche se siamo delle persone educatissime e rispettose, dobbiamo sempre e comunque tenere presente che viviamo con delle spugnette e che qualsiasi atteggiamento negativo porremo in essere, potrebbe avere delle ricadute sui nostri bambini. È inutile, aveva ragione Ben Parker, lo zio di Peter alias Spiderman, “da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Essere genitori comporta enormi responsabilità.