Quando hai un bambino, per forza di cose entri in relazione con altri bambini: amichetti, cuginetti, bambini che frequentano scuola, giardinietti o attività extrascolastiche. Ecco cinque reazioni tipiche dei genitori a contatto con i figli altrui.

Non mi piacciono i bambini, a parte i miei figli!

Esistono i genitori a cui non piacciono i bambini. Io non sono proprio così ma quasi: adoro i miei figli ma non vado pazza per i bambini in generale, voglio bene a pochissimi cuccioli d’uomo oltre ai miei.

Può capitare, non siamo tutti portati a relazionarci con i più piccoli e tante volte è già difficile entrare in contatto con i nostri bimbi, figurarsi con quelli altrui. Ma in seguito vedremo che si può fare, comunque.

Lasciate che i bambini vengano a me

Al contrario dei genitori descritti nel paragrafo precedente, queste mamme e questi papà vanno pazzi per i bambini. Si offrono di riportare a casa da scuola mezza classe e di tenerli con sé tutto il pomeriggio, insieme ai propri figli. Ho un’amica che adora talmente la compagnia dei bambini e l’essere utile, che dà una mano alle altre mamme anche quando suo figlio magari non c’è perché impegnato in attività varie: nessun problema, lei fa fare merenda agli amichetti di suo figlio e gioca con loro finché i legittimi genitori non vanno a riprenderli.

Il genitore guru

È l’essere più fastidioso al mondo se si escludono le vecchiette alla fermata del bus che come mitragliette ti chiedono: “Il bimbo non avrà fame/set/freddo/caldo?”.

Questi genitori fanno il check up visivo ai bimbi degli altri e partono con una sfilza di consigli non richiesti, magari agendo sui sensi di colpa vari che nascono insieme ai figli.

Ecco qui la soluzione è una soltanto: fuggire!

90, la paura

Io mi posiziono anche qui, alle volte. Noi che abbiamo il terrore di occuparci dei bambini degli altri perché potrebbero farsi male oppure comportarsi in maniera impossibile per noi da decifrare.

Sono mamma da oltre sette anni e le volte in cui ho tenuto con me amichetti dei miei figli o figli dei miei amici (spesso le cose coincidono), si possono contare sulle dita di una mano.

Faccio fatica a prendermi la responsabilità dei bambini degli altri e questa cosa purtroppo blocca me e anche le relazioni dei miei bambini.

Keep calm e vediamo come va

Tuttavia sto provando a migliorare. Pochi giorni fa ho portato a casa con noi un amichetto di mio figlio che frequenta la seconda elementare. Ho affrontato le mie paure e mi sono detta che dovevo comportarmi esattamente come faccio con i miei bambini.

Non è andata affatto male e poi mi sono ricordata di una cosa che mi diceva spesso la mia mamma, insegnante elementare ancora in attività: “i bambini quando non ci sono i loro genitori, si comportano un po’ meglio”. E la mamma ha sempre ragione!

Michela Calculli