Di recente ho letto un libro illuminante: “Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé” di Alice Miller, che vi consiglio.
Questa lettura e svariate riflessioni connesse, mi hanno portato a stilare una personalissima lista dei 10 diritti fondamentali dei bambini.
1) Il diritto di essere visto.
Ogni bambino è diverso ed è, esattamente, come è.
Per questo è doloroso e inutile chiedergli di cambiare, ha solo bisogno di essere visto.
Non assomiglia al babbo e nemmeno ha preso dalla mamma, né è uguale alla nonna. È sé stesso. O meglio, magari è anche simile a qualcuno della famiglia, ma allo stesso tempo, è completamente diverso.
2) Il diritto di essere accettato.
Ogni bimbo ha il diritto di essere accettato, con tutti i suoi pregi e difetti. A volte può essere faticoso per noi, perché caratterialmente possiamo essere molto diversi da nostro figlio, ma dobbiamo ricordarci che lui non è noi e noi non siamo lui.
Accettarlo significa dargli la dignità e il rispetto che merita.
3) Il diritto di arrabbiarsi.
Molti di noi sono spaventati dalla rabbia o la reputano un’emozione sgradevole, da non mostrare agli altri. Ma la rabbia esiste e, soprattutto, è giusto che esista.
Non soffocatela in vostro figlio, ma esplorate insieme modi per esprimerla senza che sia devastante né per lui né per chi gli sta accanto.
La rabbia esiste e fingere che non sia così non è salutare. Nemmeno per noi adulti.
4) Il diritto di piangere.
Troppe volte sento dire “i maschi non piangono”, “che bisogno c’è di piangere?” “i bambini bravi non piangono” “sii forte, non piangere” e variazioni sul tema.
Non sono assolutamente d’accordo. Tutti noi abbiamo diritto di piangere. Piangere perché siamo tristi, ci hanno ferito, siamo stanchi o per qualsiasi ragione ci vada.
Il fatto che ci abbiano insegnato che è sinonimo di debolezza è falso. E rivendico con convinzione il diritto di ogni bambino (e anche di ogni adulto) di piangere. Piangere quanto ci va!
5) Il diritto a comportarsi da “cattivo” bambino.
Che significa semplicemente dargli la possibilità di essere sé stesso. Nessuno di noi infatti è solo buono, gentile, educato, premuroso, ma tutti siamo anche maleducati, scortesi, egoisti, avidi. Per quale motivo nostro figlio dovrebbe essere solo un “bravo bambino”?
6) Il diritto a sporcarsi.
Non c’è niente di più bello che rotolarsi per terra, per le scale o saltare nel fango. Lasciamo a nostro figlio la gioia di sporcarsi. Lo sporco non ha mai ucciso nessuno, ve lo giuro.
7) Il diritto a annoiarsi.
La noia viene rifuggita e deprecata. Bisogna fare, non fermarsi mai. Uno, due, tre sport, inglese al pomeriggio, le attività extrascolastiche e tutto il resto. Così, però, ci dimentichiamo della noia. Di quella noia fertile che permette all’immaginazione di spiccare il volo e portarci verso mondi sconosciuti e fantastici che sono la base della creatività.
8) Il diritto a fare da solo.
Ogni bambino ha diritto a provare, tentare e ritentare di fare da solo. Togliersi le calzine, alzarsi in piedi, portare il cibo alla bocca: sono tutte piccole, preziose, conquiste e non è giusto togliergli il gusto di provarci e riprovarci da solo. (Lo so, dobbiamo allenare la nostra capacità di aspettare e pazientare…)
9) Il diritto a una relazione sana.
Noi abbiamo un compito arduo come genitori. Non possiamo pretendere niente DA lui, ma desiderare o chiedere qualcosa PER lui. La differenza è sostanziale ed è la base per una relazione sana tra genitori e figli.
10) Il diritto a essere ascoltato.
Ascoltate vostro figlio perché lui crescerà e si ricorderà di tutte le volte che ci siete stati per lui e di quelle, invece, in cui eravate troppo occupati per farlo. Ascoltatelo quando vi racconta le cose importanti, ma anche quelle che voi reputate inutili o leggere perché è nelle piccole cose che si dimostra l’amore più grande.
Quell’amore assoluto, quel senso di pienezza, quella gioia irrefrenabile semplicemente per un abbraccio stretto o un sorriso dolce. Sono questi i momenti magici che ci ricorderemo quando ormai saranno troppo grandi per trascorrere le loro giornate con noi. E sono sicura che saranno tesori preziosi per la nostra felicità.
Valentina Gattei