La preeclampsia, meglio nota come gestosi, è una complicanza della gravidanza di cui si sapeva molto poco fino al ventesimo secolo. Fu allora che fu possibile determinare quali fossero i fattori di rischio e quali i sintomi più rilevanti.

Si tratta di una complicazione che può verificarsi in gravidanza, ma può anche comparire nel periodo postpartum. I sintomi più importanti sono l’ipertensione e la comparsa di proteine nelle urine. Se non viene trattata precocemente, può avere gravi conseguenze per la madre (coinvolgimento di altri organi come fegato, cervello, sangue) e il bambino.

Le cause della preeclampsia

I principali fattori che possono predisporre a un rischio elevato di preeclampsia sono genetici e familiari come obesità, stress, vecchiaia, madre adolescente, alterazioni della coagulazione o malattie del sistema immunitario, o problemi più legati alla gravidanza stessa: infezioni multiple ripetute di urina, anomalie del feto. Nessuno di questi fattori da solo può causare questa complicazione.

Come si può diagnosticare?

I livelli da prendere in considerazione sono: se la pressione arteriosa sistolica è superiore a 140 mmHg o la pressione diastolica superiore a 90 mmHgG possiamo parlare di ipertensione, se le analisi rilevano 300 mg di proteine ​​per litro nelle urine, parleremo di proteinuria.
A seconda dei livelli rilevati, il medico determinerà se si tratta di preeclampsia lieve o grave.
I controlli medici durante la gravidanza sono molto importanti e la diagnosi precoce eviterà le complicazioni più difficili. Generalmente. per un controllo più scrupoloso, la donna in attesa dovrebbe rimanere in ospedale e in caso di peggioramento è raccomandabile accelerare il parto se il bambino è abbastanza maturo. Come sempre ogni circostanza è diversa e i medici formuleranno le raccomandazioni più appropriate per ciascun caso.
Si può prevedere la preeclampsia?

Fortunatamente si può prevedere grazie ad semplice screening eseguito nel primo trimestre di gravidanza.