Se hai un bimbo più piccolo di due anni, è mio dovere avvisarti: manca poco e poi il suo desiderio di affermare il proprio carattere sarà fortissimo. Questo porterà a piccole ribellioni e sfide nei confronti di mamma e papà, soprattutto di mamma e papà. Che fare?

Keep calm and… consapevolezza!

La mia premessa è il primissimo passo per affrontare ribellioni e sfide dei nostri piccoletti. Sapere che si tratta di un importante momento di crescita è già di per sé un modo di affrontare positivamente queste situazioni che possono metterci tutti in crisi, grandi e piccini.

Le loro piccole e grandi sfide nei nostri confronti, altro non sono che un’esplorazione dei limiti, un modo per capire quali sono i confini ideali del proprio comportamento. In parole povere il tuo bimbo sta cercando di capire in maniera empirica ciò che è lecito e ciò che non lo è.

Lo ripeto spesso, ma non è mai abbastanza: sono una mamma con una laurea in economia e non una psicologa, ma ho una grande fortuna in famiglia. Sono figlia di un’insegnante di scuola materna prima ed elementare poi, e sono moglie di un educatore.

Mia madre e mio marito mi hanno aiutato negli anni a decodificare in qualche modo i comportamenti dei miei figli e a reagire con più calma e consapevolezza. Quindi quello che posso dirti è che devi osservare il tuo bambino ed aiutarlo nell’esplorazione dei limiti, nessuna paura.

E se la calma non funziona?

Il piccolo si ribella a qualsiasi cosa e fa il contrario di tutto quello che gli chiedi? Tu ce la metti tutta, gli parli, cerchi di capire, ma lui non ne vuole sapere? È un continuo “non voglio!” e si tratti di cibo, di giochi sparpagliati ovunque, di andare al nido o alla scuola per l’infazia, di uscire di casa o di rientrarvi, di vestirsi o lavarsi?

Lo so, può essere un’esperienza che ti mette a durissima prova, che porta ai limiti la tua pazienza a volte superandoli.

In questo caso il mio consiglio è uno solo: parla. Parlane con il tuo partner, con gli educatori o gli insegnanti, magari con uno psicologo. Condividi questa esperienza con chi è direttamente coinvolto e con chi ha le competenze professionali per decodificare determinati comportamenti. Non affrontare tutto nel silenzio e nella solitudine, questo non ti aiuta e non aiuta il tuo bambino.

E ricorda “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” (antico proverbio africano).