Quando fare il bagnetto al neonato? 3 regole facili da ricordare  

Il primo bagnetto del bebè è sempre un momento emozionante nella storia della vita del proprio bambino e della famiglia, tanto che viene spesso filmato o fotografato per essere immortalato. Quando fare il bagnetto al neonato? 

Come si fa il primo bagnetto al neonato?

Può essere considerato un momento di sola igiene personale, ma la routine del bagnetto, in realtà, racchiude anche un’esperienza importante per il bambino; non soltanto dal punto di vista igienico, ma anche  un momento di sviluppo  neuro e psicomotorio, emozionale e relazionale. 

L’acqua infatti è l’elemento all’interno cui il feto cresce e si sviluppa fino alla nascita. Per questo, può essere fonte di rilassamento per il neonato attraverso il ricordo delle sensazioni provate all’interno del sacco amniotico. 

Tuttavia, anche se semplice e istintivo, occorre osservare alcune semplici regole per far sì che sia un momento piacevole per il piccolo. 

Setting, vasca e temperatura: le regole da seguire 

Per prima cosa il momento giusto: è importante attendere la caduta del moncone ombelicale per eseguire il primo bagnetto al bambino. Fino a che il moncone ombelicale non è completamente caduto ed asciutto è infatti preferibile attendere per non ritardare la cicatrizzazione ed evitare il rischio di infezioni. 

  • Il setting: è importante utilizzare un ambiente che possa essere comodo per i genitori ma anche facilmente igienizzabile. La vasca del bambino deve essere all’altezza dei genitori, permettendo a mamma e papà di poter utilizzare liberamente le braccia e potersi muovere con agilità nell’ambiente. È altrettanto importante che ci si possa muovere con sicurezza intorno al bambino, evitando oggetti spigolosi e pavimenti troppo scivolosi che potrebbero mettere in pericolo la vita del bambino quando in braccio ai genitori. Anche il posizionamento della vasca deve essere scelto selezionando un luogo dove la vasca possa essere facilmente riempita di acqua e anche facilmente svuotata.
  • Il tipo di vasca: La vasca deve essere sufficientemente comoda per il bambino permettendo di stare in sicurezza in posizione semisdraiata per i primi mesi di vita, minimizzando il rischio di scivolare nell’acqua. Nei primi mesi di vita, o comunque fino al momento in cui il bambino non sarà completamente in grado di stare in posizione seduta in modo autonomo, è opportuno che siano i genitori a sostenerlo, mantenendo la testa e le spalle fuori dall’acqua. Intorno ai 6-8 mesi, il bambino sarà in grado di mantenere la posizione seduta e di manipolare eventuali oggetti, come dei libricini impermeabili o dei giochi di gomma. 
  • La temperatura dell’acqua è importante che sia adeguata alla temperatura corporea, intorno ai 37°C-37.5°C, non superiore per evitare ustioni né inferiore per evitare che il bambino si raffreddi troppo rapidamente. 

A questo proposito esistono dei termometri appositi, come il termometro Bagno Suavinex ad immersione che segnala in pochi secondi la temperatura dell’acqua, in modo da essere sicuri, al momento dell’immersione del bambino, che la temperatura dell’acqua sia quella idonea.

I 3 consigli utili per fare il primo bagnetto al neonato

  1. Riempire la vasca fino a che non sarà piena per circa metà. In questo modo l’acqua ricoprirà il bambino fino alle spalle lasciando scoperto il  volto. Il bambino deve essere comodo per muoversi all’interno dell’acqua e libero di sperimentare le sensazioni e i movimenti. 
  2. Per i primi mesi di vita è preferibile utilizzare un detergente delicato per pelli sensibili che rispetti il pH della pelle del neonato, come il Bagno – Shampoo Syndet Suavinex (non contenente sapone), o il detergente Bagno Shampoo schiumoso, ideale sia per il neonato che per i bambini più grandi perché non irrita gli occhi e costituito per l’86% da ingredienti naturali.
  3. Una volta terminato il bagnetto, fate uscire il bambino dall’acqua in modo graduale, cercando di coprirlo il prima possibile con una spugna in fibra naturale, come il cotone o il bamboo. Tamponate, senza sfregare, per evitare di irritare la pelle e favorire il mantenimento della corretta idratazione. 

Successivamente è opportuno utilizzare una lozione idratante su tutto il corpo per mantenere l’idratazione cutanea, ed evitare l’eccessiva perdita di acqua transepidermica. 

Il momento del massaggio è altrettanto importante perché, oltre alla funzione di idratazione cutanea, permette il rilassamento e la conciliazione del sonno, favorendo in modo indiretto anche lo sviluppo neuro psicomotorio.

La lozione Idratante Corpo Suavinex è perfetta per il massaggio dopo il bagno grazie alla sua consistenza leggera e all’assorbimento rapido. 

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Il primo bagnetto: come affrontare questa nuova esperienza

Scegliere il momento giusto per fare il bagnetto è altrettanto importante. 

Non esiste un momento che sia specificatamente ideale per tutti i bambini, perché dipende dall’indole e dalle necessità del piccolo. 

Può essere eseguito al mattino, privilegiando l’aspetto di gioco e di scoperta nell’acqua, oppure al tardo pomeriggio, per favorire il rilassamento prima della nanna. 

Per far sì che sia un momento piacevole è importante seguire i tempi e le reazioni del bambino, senza forzare né imporre rigidi schemi. Se il bambino arriva troppo stanco ed irrequieto alla sera, proporre un bagnetto in un momento di agitazione potrebbe essere controproducente. 

Viceversa, interrompere il gioco al mattino o il riposo del piccolo anche durante i momenti diurni, potrebbe distogliere il piccolo dalla sua consueta routine. 

Prestare attenzione alle reazioni del neonato

Una volta pronto per il bagnetto, è importante immergere il piccolo gradualmente e valutare eventuali sue reazioni: se dovesse avere reazioni di paura o di pianto intenso, è opportuno consolarlo e rassicurarlo ma, nel caso di persistenza di difficoltà da parte del piccolo ad adeguarsi, è preferibile rimandare il momento del bagnetto.  

Una volta immerso, permettete al bambino il tempo di abituarsi all’acqua, alla sua temperatura e alle nuove sensazioni

Osservate le sue reazioni e, quando si sarà sufficientemente abituato, bagnate con delicatezza anche le spalle, il volto e il cuoio capelluto, proseguendo alla detersione e al risciacquo.

Per quanto concerne la frequenza, a meno che il bambino non abbia specifiche esigenze come in caso di dermatite, può essere eseguito anche tutti i giorni, purché non eccessivamente lungo, circa 10 minuti (5 nel caso di affezioni cutanee come la dermatite).  

Fonti: