Verdure in svezzamento: come e perché introdurle con varietà 

La fase dello svezzamento viene comunemente associata a grandi casseruole di brodo contenenti due, massimo tre verdure, a bollire per ore sui fornelli. Spesso si suggerisce poi di passare le verdure con il passaverdure, prima di proporle ai bambini. È indubbiamente vero che le verdure sottoforma di crema siano comode per amalgamare le pappe e tenere insieme tutti gli ingredienti dei primi pasti. La crema di verdure può essere uno dei modi adeguati con cui offrire le verdure, tuttavia non dovrebbe essere l’unico, poiché limita molto l’esperienza sensoriale che i bambini dovrebbero fare nei primi mesi di alimentazione complementare. 

Vediamo perché.

Verdure in svezzamento: è necessario passarle?

La giustificazione dell’utilizzo del passaverdura è quella di allontanare le fibre, che altrimenti sarebbero eccessive per la dieta dei bambini. In realtà, se andiamo a vedere i valori nutrizionali di numerose verdure e le quantità di consumo suggerite, notiamo che l’apporto di fibra non è così elevato, rispetto ad altri alimenti come cereali integrali e legumi.

Per questo motivo, non è così essenziale passare le verdure, è sufficiente frullarle con un frullatore a immersione e utilizzarle per la realizzazione dei primi pasti. Sin dall’inizio dello svezzamento possiamo anche semplicemente schiacciare le verdure con la forchetta, per poi andare ad unirla ad altri ingredienti. Come dicevamo, è utile avere delle verdure cremose che tengono insieme i vari ingredienti di una pappa. Sarebbe opportuno avere anche della verdura a parte da proporre nella sua forma, proprio per farne conoscere tutte le caratteristiche sensoriali. 

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Come proporre le verdure in svezzamento

Abbiamo detto che le verdure frullate o schiacciate possono essere utili per comporre il famoso piatto completo, che ricordiamo deve contenere insieme cereali, fonte proteica e condimento grasso. Tuttavia nulla esclude di proporre anche la verdura a pezzi all’interno delle preparazioni, ad esempio una frittata con zucchine offerta con i tagli sicuri, un risotto con gli asparagi a tocchetti, una farinata con i porri a julienne. Le verdure a tocchetti infatti possono essere inserite all’interno di impasti e preparazioni, che poi andremo ad offrire con i tagli sicuri o con le adeguate consistenze ai bambini.

Per permettere inoltre che i bambini conoscano le verdure in tutte le loro forme, colori e consistenze, sarebbe ideale proporle anche a parte, come un piccolo contorno rispetto al loro pasto principale. Nelle prime settimane di svezzamento possiamo schiacciare le verdure con una forchetta e lasciarle manipolare ai bambini, aiutandoli con il cucchiaino. Dai 9-10 mesi (anche prima se vogliamo) sarà importante offrirle cotte, per raggiungere una consistenza adeguata ad essere masticata con le gengive, e tagliata adeguatamente.

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Come tagliare le verdure

Ricordiamoci sempre che tutti gli alimenti duri, che non riusciamo a spezzare schiacciandoli con le dite, andrebbero sempre cotti, fino a raggiungere una consistenza morbida. È importante non cuocere eccessivamente, altrimenti i bambini quando prenderanno in mano i pezzetti li romperanno, senza riuscire a portarseli alla bocca. 

Ricordiamo poi che tutti gli alimenti di forma cilindrica, come carote e zucchina ad esempio, vanno sempre offerto tagliati a stick, o bastoncino, e mai interi né a rondelle. Quindi, prima o dopo la cottura, vanno sempre tagliati in modo adeguato e sicuro. 

Vale lo stesso discorso per gli alimenti sferici, come pomodorini o cavoletti di bruxelles, ma anche per le polpette di verdura. Gli alimenti sferici vanno sempre proposti tagliati a spicchi. 

In linea generale poi, tutti i pezzi troppo grandi, come ad esempio il finocchio, il cavolfiore, il peperone, la melanzana, vanno sempre tagliati a bastoncino o strisciolina. Dopo i 10 mesi circa, quando i bambini hanno sviluppato la presa a pinza, allora potremo offrire anche i tocchetti, tipo cubettini. 

Come cuocere le verdure

Sfatiamo un altro mito: non dobbiamo offrire solo verdure lesse. Tutte le verdure che portiamo in tavola per noi genitori, stufate in padella, gratinate al forno, grigliate, lesse o al vapore, condite, speziate, eccetera, se rispettano i requisiti di sicurezza possono essere proposte anche ai bambini. Certo, è ideale non salare le verdure e al massimo aggiungere poi a parte il sale per noi grandi, ma a parte questa accortezza possiamo davvero condividere qualsiasi tipo di preparazione. 

Quali verdure offrire in svezzamento

Dagli esempi esposti in precedenza si evince che non esista un calendario di introduzione delle singole verdure. Si possono infatti proporre tutti gli ortaggi a disposizione sin dall’inizio dello svezzamento con varietà. Seguire la stagionalità può essere un ottimo fattore per garantirci appunto una maggiore varietà, senza spaventarci di offrire verdure secondo noi troppo forti di sapore. Anche per la realizzazione del brodo si possono utilizzare tutte le verdure a disposizione che, una volta cotte, potranno essere offerte tal quali oppure ripassate in padella, gratinate, schiacciate o frullate. 

Quante verdure devono mangiare i bambini

È vero, è importante non eccedere con il consumo di verdura nella fase dello svezzamento, ma contrariamente a quanto si pensa non è per l’eccesso di fibra. Come detto all’inizio infatti, il contenuto di fibra della verdura non è così elevato e non è necessario passarla per allontanare la fibra. Dobbiamo però sapere che la verdura è composta prevalentemente di acqua e questa caratteristica la rende molto poco calorica.

Questo può essere un aspetto positivo per la popolazione adulta, in quanto ci aiuta ad aumentare il volume dei pasti e saziarci senza aumentare troppo l’apporto calorica. I bambini tuttavia, hanno una richiesta energetica elevata per crescere ed è importante quindi privilegiare alimenti ad alta densità energetica, cioè quegli alimenti che anche in un piccolo volume riescono ad apportare più energia. Parliamo di tutti i cereali, delle fonti proteiche come carne, pesce, formaggi, uova e legumi, dei condimenti grassi.

Per questo tali alimenti devono essere presenti maggiormente ne piatto dello svezzamento, rispetto alle verdure. Detto questo, è comunque fondamentale offrirle con regolarità e varietà proprio per farle conoscere e apprezzare sin da subito, soprattutto se consideriamo quanto i bambini amino sperimentare in libertà il cibo prima dei 2 anni. Quindi possiamo non preoccuparci della quantità effettiva di verdura consumata, che può anche essere irrisoria. L’aspetto fondamentale è garantire esperienza sensoriale che permetterà di apprezzare le verdure anche in futuro. 

Francesca Ghelfi, Nutrizionista