Yogurt e svezzamento: quale dare e quando introdurlo

Se parliamo di yogurt in modo generico, senza specificare il tipo di latte o di bevanda di provenienza, pensiamo subito al prodotto derivato dal latte vaccino. Questo potrebbe mandare in confusione i genitori per due motivi.

Primo perché sappiamo che i formaggi, derivati dal latte, andrebbero offerti come fonte proteica del pasto in svezzamento solo 2-3 volte a settimana. Questo potrebbe indurci a pensare che anche gli yogurt rientrino in questa frequenza settimanale, invece vedremo che non è così.

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Secondo perché si raccomanda di non offrire i latte vaccino come bevanda ai bambini prima dei 12 mesi di vita, e questo potrebbe portarci a credere che anche lo yogurt non sia adeguato da offrire in svezzamento. In questo articolo cercheremo quindi di fare chiarezza sul ruolo dello yogurt durante lo svezzamento, a partire dai 6 mesi.

Latte vaccino in svezzamento

Il latte vaccino, rispetto al latte materno o formulato, presenta una quantità proteica maggiore. Sappiamo che nei primi anni di vita dei bambini sarebbe ideale non eccedere con l’assunzione di proteine e, al tempo stesso, siamo anche consapevoli che i bambini fino ai 12 mesi potrebbero consumare ancora molto latte, fino a raggiungere anche i 400-500 ml al giorno.

Se questo latte fosse rappresentato solo da latte vaccino, sommato agli altri alimenti consumati nella giornata porterebbe il bambino ad assumere molte più proteine rispetto a quelle indicate dalle linee guida di riferimento. Questo è il motivo principale per cui si sconsiglia di offrire il latte vaccino come bevanda ed è anche il motivo per cui invece si può utilizzare il latte in piccole dosi per preparare i pasti da condividere con i bambini.

Cosa succede dopo i 12 mesi di età?

I bambini dovrebbero aver ridotto il consumo di latte giornaliero, allora in questo caso piccole quantità di latte vaccino, offerto anche ogni giorno, non rappresenteranno un problema. Nei casi in cui i bambini consumano ancora molto latte anche dopo i 12 mesi, sarebbe opportuno continuare ad offrire il latte materno o formulato, e attendere quindi il passaggio al latte vaccino.

Vale lo stesso discorso per lo yogurt in svezzamento?

Nel caso dello yogurt non vale lo stesso ragionamento, in quanto il consumo può essere previsto anche tutti i giorni in piccole quantità. Inoltre lo yogurt in svezzamento può essere offerto in accompagnamento ad altri alimenti, permettendo quindi di aumentare la varietà delle esperienze sensoriali e al tempo stesso limitarne la quantità di consumo rispetto al latte, che invece viene spesso consumato con il biberon in quantità maggiori. Allora da quando proporre lo yogurt? In che quantità? Andiamo a scoprirlo.

Quanto yogurt, quando proporlo e quale scegliere in svezzamento

Non esiste un vero e proprio momento giusto per iniziare ad offrire lo yogurt, ma possiamo tenere a mente alcune indicazioni.

Idealmente si inizia ad offrire i primi alimenti intorno ai sei mesi e, se teniamo conto delle necessità nutrizionali dei bambini nei primi anni di vita, può essere opportuno inserire prima di tutto pranzo e cena, offrendo piatti e completi e bilanciati secondo le linee guida di riferimento.

Il latte durante i primi mesi di svezzamento può ancora essere offerto spesso durante la giornata, tra pranzo e cena. Nel momento in cui si decide di impostare una routine giornaliera dei pasti e degli spuntini, con conseguente diminuzione de latte, che questo avvenga a 6, a 7 o a 8 mesi, può essere utile proporre uno spuntino a metà pomeriggio, composto sempre da frutta accompagnata a vari alimenti. Uno degli alimenti che può accompagnare la frutta nello spuntino pomeridiano può essere proprio lo yogurt. 

Quale yogurt scegliere?

Idealmente uno yogurt intero (quindi non magro) bianco non zuccherato. Non serve acquistare prodotti apposta per bambini, va benissimo uno yogurt bianco intero di qualsiasi marca, questo perché la produzione è regolata per legge e ci garantisce un prodotto standardizzato, dal punto di vista nutrizionale, a prescindere dalla marca. Ovviamente il sapore può variare, per questo possiamo scegliere la marca che più piace in casa. Sarebbe ideale non offrire regolarmente gli yogurt aromatizzati (ad esempio alla frutta) in quanto molto ricchi di zucchero.

Tenendo sempre a mente l’importanza di rispettare e favorire l’autoregolazione dei bambini, può essere ragionevole iniziare ad offrire lo yogurt nella quantità di mezzo vasetto, anche tutti i giorni. Può rappresentare un ottimo spuntino pomeridiano, accompagnato da frutta fresca e altri alimenti, per garantire una varietà di esperienza sensoriale.

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Come proporre lo yogurt in svezzamento

Per aumentare l’esperienza sensoriale durante gli spuntini e variare l’introduzione di nutrienti utili, è ideale non proporre sempre e solo yogurt bianco al naturale. Possiamo quindi arricchirlo di grassi buoni con le creme 100% di frutta a guscio come quelle di mandorle bianche o tostate, nocciole, arachidi, anacardi. Possiamo poi addolcire gli yogurt bianchi con frutta schiacciata, come la banana, grattugiata, come pera o mela, frullata, cotta e schiacciata oppure con la frutta tagliata a pezzettini. Per inserire anche una fonte di fibra e dare consistenza, si possono aggiungere cereali soffiati come riso, quinoa, miglio, quinoa oppure dei piccoli cornflakes. 

E le alternative vegetali?

Sempre a partire dai 6 mesi è possibile offrire ai bambini le alternative vegetali a base di soia, se ad esempio in casa non consumiamo derivati del latte o se i bambini hanno una allergia alle proteine del latte. Anche in questi casi possiamo sfruttare dosi e suggerimenti visti in precedenza.

Francesca Ghelfi, Nutrizionista