Spesso ascolto i commenti delle mamme che ci seguono: “Ma quanto viaggiate? Ehhh si vede che Sissi è buona e figlia unica!”.

Invece no: Sissi è una bimba educata, questo è sicuramente vero, ma è pur sempre una bambina di quasi 6 anni che vuole giocare, fa domande, spesso imbarazzanti e a volte troppo esuberanti.

La chiave del poter viaggiare tanto con un bambino non risiede nell’indole di tuo figlio, ma nella abitudine a viaggiare.

Per questo è importante viaggiare con un neonato: lo abituerai fin da piccolo ai mezzi di trasporto e a quell’inevitabile stress che il viaggio comporta.

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Non spaventarti se il tuo bimbo è molto piccolo: viaggiare con un neonato si può e si deve! Bisogna solo avere qualche accortezza, dettata principalmente dal buon senso.

Un neonato ha in fondo molti meno bisogni di un bimbo in età prescolare: non ha sicuramente il bisogno dell’intrattenimento costante, delle domande continue, del mi-scappa-la-pipì. Viaggiare con un neonato però presuppone organizzazione principalmente su tre fronti: cibo, cambio, nanna.

Viaggiare con un neonato: cosa mangiare?

Se non sei ancora nella fase dello svezzamento, è paradossalmente tutto più semplice: il seno è sempre a disposizione, mentre se usi il latte in formula basta organizzarsi con dosatori di latte in polvere o bottigliette di latte già pronto (più care ma comodissime). Sia in Italia che all’estero li troverai in farmacia e in molti supermercati quindi carica le valigie il giusto.

Sicuramente avrai bisogno di portare con te uno scaldabiberon!

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Se invece sei già nella fase dello svezzamento… lo so, non è semplicissimo, soprattutto se come me sei contraria ai cibi confezionati e agli omogeneizzati, ma in viaggio fai appello alla tua elasticità, fai uno strappo alla regola e buttati sulle pappe pronte. Sono pratiche e oggigiorno ne esistono di bio e equilibrate dal punto di vista nutrizionale!

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Per le pappe tieni a portata di mano le posate da viaggio con custodia, una tazza da bambini e dei bavaglini usa e getta.

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Viaggiare con un neonato: come lo cambio?

Anche in questo caso abbandona la follia di portare in valigia pacchi di pannolini… i pannolini esistono in tutto il mondo (in questo caso la globalizzazione ti farà trovare al supermercato/farmacia proprio le stesse marche che usi in Italia)! Metti in valigia una decina di pannolini: è una scorta più che sufficiente è ragionevole per fronteggiare i primi due giorni o qualche imprevisto.

Per i cambi, dotati di comodi telini usa e getta e di salviette in formato mini, più pratiche da gestire. Magari chiedi in farmacia qualche campioncino di pasta per il cambio e dovesti essere ok!

Viaggiare con un neonato: la nanna

Se viaggiare in auto, il gioco è fatto! L’auto concilia il sonno e sarà facile tenere il vostro bimbo risposato (e meno nervoso). Usate un seggiolino auto di buona qualità, possibilmente ergonomico e reclinabile, e allacciate SEMPRE le cinture.

In aereo o treno, considerate la possibilità di portare con voi un cuscino per il collo, che renderà la seduta più comoda.

Il ciuccio sarà un ottimo alleato in aereo, soprattutto in fase di decollo e atterraggio, perché permetterà di stappare le orecchie evitando la fastidiosa sensazione al tuo bimbo.

Viaggiare con un neonato: la borsa dei farmaci

Ogni mamma la porta con sè! Non dimenticare gli essenziali: supposte di paracetamolo, un termometro, un piccolo clistere ed eventuali medicine per patologie personali (noi ad esempio, causa laringospasmo, portiamo anche compresse di cortisone e soluzione ipertonica per il naso).

È impegnativo, ma fidati, viaggiare con un neonato oggi ti permetterà di viaggiare con un bimbo educato domani, con un essere umano curioso del mondo. E questo vale davvero qualsiasi sforzo!

Paola Agostini